Roma, 23 marzo 2021 – A seguito del primo incontro di tutte le parti sociali con il Ministro Giovannini sul PNRR – apprezzato per il metodo e la dichiarata intenzione di coinvolgimento costante delle organizzazioni di rappresentanza in tutte le fasi di attuazione del Piano – L’UNATRAS, il coordinamento delle Associazioni dell’autotrasporto (SNA CASARTIGIANI, Confartigianato Trasporti, FAI, Unitai, Fita-CNA, Fiap e Assotir), ha deciso di inviare una lettera al Ministro con cui chiede un incontro specifico dedicato alle enormi difficoltà che vivono le imprese del settore Autotrasporto merci, ravvisando il pericolo che nel Recovery Plan non sia inserita alcuna misura di finanziamento specifica.
Nella lettera, Unatras sottolinea come gli obiettivi della transizione ecologica, del raggiungimento dei target per la decarbonizzazione, dell’abbattimento delle emissioni inquinanti, della rimodulazione dei SAD (sussidi ambientalmente dannosi), o si costruiscono dal basso, con scelte partecipate o si rischia che rimangano lettera morta, per di più aggravando un settore che, pur scontando enormi criticità, ha mostrato ancora una volta durante la pandemia di tenere in piedi il Paese garantendo gli approvvigionamenti dei beni di prima necessità ed il rifornimento di ospedali, farmacie e generi alimentari. Per queste ragioni – prosegue la lettera – rimaniamo basiti dalla stucchevole discussione inerente l’eliminazione dei SAD che, sia nel settore dell’autotrasporto merci/persone che del trasporto pubblico locale, significa compensazioni sulle maggiori spese per le accise sul gasolio che gli operatori sostengono in quota più alta rispetto a tutti i Paesi dell’UE a 27.
Infine Unatras sottolinea la necessità di trovare un’immediata soluzione sulla questione dell’obbligo di contribuzione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti che, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato, è stato richiesto anche alle imprese del settore autotrasporto che non è mai stato direttamente coinvolto da alcun atto regolatorio dell’Authority e, men che meno, ne è stato mai beneficiario.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.