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Ue, Draghi: ora rispondere a shock comuni

Fonte  RAI.it Televideo

Ue, Draghi: “ora rispondere a shock comuni. L’Europa si deve dotare di nuove regole che le consentano di affrontare shock comuni piuttosto che , come accaduto nel passato, singole crisi.

Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, partecipando alla Martin Feldestein Lecture del Nber.

Se il grado di convergenza all’interno dell’area dell’euro è più alto, la frequenza degli shock asimmetrici è minore e il finanziamento comune di obiettivi condivisi aumenta, più rari diventeranno i casi in cui una capacità fiscale sarà davvero necessaria”.

ILTEMPO.it

L’Europa si deve dotare di nuove regole che le consentano di affrontare choc comuni piuttosto che, come accaduto nel passato, singole crisi. Parola dell’ex presidente del Consiglio italiano ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, che ha partecipato alla Martin Feldstein Lecture del Nber (National Bureau of economic research). Rispetto al passato, ha evidenziato, «la natura degli choc che stiamo affrontando sta cambiando. Con la pandemia, la crisi energetica e la guerra in Ucraina, ci troviamo sempre più di fronte a choc comuni e importati piuttosto che a choc asimmetrici, creati internamente. Ciò sposta il problema dal sostenere gli stati in difficoltà all’affrontare sfide condivise, creando così un diverso allineamento delle preferenze politiche. Se il grado di convergenza all’interno dell’area dell’euro è più alto, la frequenza degli choc asimmetrici è minore e il finanziamento comune di obiettivi condivisi aumenta, più rari diventeranno i casi in cui una capacità fiscale sarà davvero necessaria». Sono necessarie, ha sottolineato Draghi, «regole che facilitino il massiccio fabbisogno di investimenti di cui abbiamo bisogno. E dobbiamo garantire la credibilità a medio termine delle politiche fiscali nazionali in un contesto di livelli di debito post-pandemia molto elevati»
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