Tremano le coscienze
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ‘l primo amore.”
Così recitava Albertazzi e i megafoni ne diffondevano la voce in un centro storico dell’Aquila, disperato e deserto, qualche giorno dopo la catastrofe. Il grande artista chiamato da Bruno Vespa, aquilano, aveva voluto manifestare la solidarietà di tutti all’orgoglioso popolo abruzzese. Come scrivemmo, la terra aveva tremato e con essa le Certezze dell’Uomo, edifici crollati, vite perdute, frantumazione di speranza. Nando Buccella sembrava “impazzito” il suo piccolo grande cuore lo spingeva all’impegno solidale e mi spingeva alla rappresentazione della disperazione non solo delle botteghe e dei laboratori ma di ogni famiglia e di ogni singolo individuo. L’Aquila, città di giovani per la sua Università, città della rarefazione umana. Nando raccoglieva le firme per la petizione al Governo Berlusconi e direttamente al Presidente. Il moto spontaneo di solidarietà e di impegno, perlomeno inizialmente, fu orgoglioso poi cominciarono i problemi, su cui non sta a noi giudicare, ma che restano, a distanza di sette anni, evidenti. Se vai all’Aquila al centro storico, si sono riaperte alcune attività commerciali, ma molti edifici sono ancora in “ruina”, c’è ancora gente che paga le conseguenze del sisma. Nando non c’è più, ha lasciato il testimone a suo figlio Dario, con un’eredità pesante, di forte personalità e contrasto. Il Governo è cambiato più volte, le notizie sull’Aquila non fanno più notizia, la gente si ama e si odia, né più né meno come prima, ma come dice Ungaretti “dammi un’illusione e mi ritornerà il coraggio”. La voce di Albertazzi, anche senza megafoni, ancora si diffonde, non solo all’Aquila, ma laddove la terra trema o perlomeno tremano le nostre coscienze.
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ‘l primo amore.”
Redatto dal Presidente e pubblicato nel 2017
Chiediamo ai protagonisti di CASARTIGIANI, che si distinsero tutti con grande abnegazione nell’impegno post calamità, di dare al nostro portale importanti testimonianze sulla situazione e sull’impegno civile e sindacale. Ricordiamo, anche, la mobilitazione per CASARTIGIANI tutta e ci piace ricordare in tal senso il contributo di CASARTIGIANI Lombardia.
Domande
1.Vorremmo una testimonianza personale, che naturalmente è diversa a seconda del luogo di appartenenza, su quella notte e sui giorni seguenti, soprattutto in relazione ai rapporti umani.
2. CASARTIGIANI, anche a livello nazionale nei confronti del Governo Berlusconi, per sollecitare ogni possibile iniziativa, si è battuta con grande impegno, non dimenticando lo straordinario
contributo del grande Nando Buccella, ma vorremmo aneddoti e ricordi personali e particolari su questa attività di sostegno.
3.Molto importante è stata la nascita dell’Associazione dell’Aquila e in tal senso vorremmo sapere lo stato dell’imprenditoria sul territorio, il livello di rinascita, le problematiche e le eventuali inadeguatezze politiche.
Risposte
Dario Buccella Lanciano
- Il sisma a Lanciano si è sentito poco, non riuscivamo a capire cosa fosse successo, successivamente solo attraverso i media abbiamo saputo della terribile tragedia.
- Abbiamo mandato prodotti di prima necessità e in seguito abbiamo messo a disposizione un numero di conto corrente per la raccolta fondi. Il mondo di CASARTIGIANI è stato sensibile attraverso numerosi contributi, seguendo le direttive e le sollecitazioni della nostra Confederazione.
- Gli stanziamenti sono arrivati, hanno ricostruito case e strade ma l’economia imprenditoriale non è ancora ripartita. L’imprenditoria locale vive ancora un senso di sfiducia e di paura del futuro. Lo Stato dovrebbe essere ancora più presente. Forse sarebbe auspicabile chiedere a chi ci governa di non abbandonare l’industrializzazione e l’innovazione, ma di puntare anche sul turismo e sull’artigianato. L’Italia è e sarà un Paese basato sull’economia delle piccole imprese fatte di arte, ingegno e fantasia.
Flaviano Montebello Teramo
- Ricordo bene quella notte, sono stato svegliato dal sisma e ho provato tantissima paura, nonostante la distanza dall’Aquila.Ho pensato a mio nipote che studiava all’Aquila, per il quale sono stato in ansia ma fortunatamente stava bene.Ho portato per qualche anno il ricordo di questo evento traumatico.
- Abbiamo organizzato una raccolta fondi attraverso un conto corrente e abbiamo inviato materiale di prima necessità. CASARTIGIANI si è dimostrata vicina e sensibile, come sempre, orgogliosa del proprio ruolo.
- Abbiamo cominciato, nel 2017, a ripartire e come Associazione all’Aquila, con difficoltà, abbiamo riportato i servizi.Siamo stati i fautori per la fusione delle Camere di Commercio di Teramo e dell’Aquila, fusione che momentaneamente è sospesa.L’Imprenditoria territoriale si muove ed è piuttosto vivace. Le problematiche si ripercuotono soprattutto sulle attività commerciali e artigianali all’interno del centro storico, per problemi legati alla ricostruzione, alla burocrazia e alla gestione degli appalti. Dispiace vedere che non si riesce a portare nuovamente in vita uno dei centri storici più belli d’Italia.Alcuni addetti al settore prevedono, per la ripartenza, uno spazio di tempo compreso tra i cinque e i sette anni. Occorre riportare positività. E’ necessario sostenere condizioni di rilancio per l’economia. Sappiamo che ci attende un lavoro molto impegnativo ma i dirigenti di CASARTIGIANI saranno sempre in prima linea.
Gianfranco Mancini Teramo
- Ho vissuto i tragici eventi dell’Aquila da Termo, dove tutta la mia famiglia ha avvertito direttamente il sisma. Non sarà possibile dimenticare gli eventi di quella notte e soprattutto l’angoscia per i tanti amici aquilani e i tanti studenti universitari teramani che si trovavano a L’Aquila quella notte.
- Sin dai giorni seguenti al sisma il direttivo di Intercredit e dell’Associazione CASARTIGIANI di Teramo ha deciso di lanciare delle iniziative concrete in favore delle imprese locali ed anche di quelle aquilane; in particolare furono stanziati fondi interni del nostro gruppo per ridurre e in alcuni casi azzerare i costi delle nostre garanzie.
- Abbiamo contribuito alla nascita dell’Associazione Provinciale dell’Aquila offrendo sin da subito i nostri servizi alla neonata Associazione. La collaborazione può crescere fortemente anche per quanto riguarda l’attività formativa e soprattutto nel credito alle imprese.
Rinaldo Potenza Pescara
- Quella mattina siamo tutti sobbalzati dal letto e il mio pensiero si è rivolto immediatamente a mio figlio studente ad Aquila. Mi sono vestito di corsa e solo alle 11.00 sono riuscito ad abbracciare mio figlio che insieme ad altri tre compagni, nonostante la casa fosse crollata , si sono salvati.
- La nostra opera è stata diretta, abbiamo comprato tute da ginnastica e scarpe e le abbiamo portate personalmente a Rocca Preturo, uno dei paesi più colpiti.
- Questo è un vero punto critico, troppo è stato il danno, molte imprese non sono sopravvissute all’evento, altre ancora oggi, stentano a ripartire nonostante l’impegno di tutti, Governo compreso. E’ stata una tragedia.
Dino Lucente Pescara
- La notte ero a Pescara con i miei familiari, ricordo benissimo le mura e il rumore che facevano, tremava tutto, un trepidio infinito.
- Io ed il Presidente dell’Associazione di Pescara ci siamo mossi subito, portando abbigliamento e generi di primo soccorso
- Dopo tre giorni mi sono recato all’Aquila e ho organizzato, in piedi davanti ai grandi Magazzini, una riunione di artigiani impiantisti reclutati nella provincia per cercare di ripristinare gas e acqua. Il Presidente Rinaldo Potenza ha donato tre roulotte. CASARTIGIANI è stata la prima a recarsi sul posto a prestare soccorso coordinando queste iniziative con il Comune.
Fabrizio Bomba Lanciano
- Ho vissuto in prima persona il terremoto dell’Aquila in quanto, per un caso fortuito, mi trovavo nelle zone colpite nella terribile notte del 6 Aprile. Il giorno dopo la catastrofe, infatti, avrei dovuto far visita alle zone industriali di Bazzano per ragioni lavorative. La portata del disastro non fu subito percepita, in quanto rimasi isolato per via dei blocchi stradali subito attivati e l’assenza di collegamenti telefonici. Solo quando riuscii ad allontanarmi dalla zona colpita per tornare a casa lo scenario fu più chiaro.. Le prime notizie dei morti e dei feriti gravi, la distruzione ciò che sembrava solido, avvenuta in pochi secondi percepiti da tutti noi come interminabili… I giorni successivi sono stati vissuti in modo frenetico, tutto era finalizzato ad apportare un contributo seppur minimo rispetto alla vastità della tragedia. Quello che feci, cosi come tanti altri miei concittadini, fu di portare presso la Chiesa dell’Arciconfraternita San Filippo Neri di Lanciano (l’unico centro di raccolta autorizzato) i beni di prima necessità come cibo non deperibile, acqua, vestiti e anche qualche gioco per i tanti bambini coinvolti dalla tragedia. Grazie alla collaborazione con il geom. Luciano Fratangelo dell’Arciconfraternita San Filippo Neri decidemmo di attivarci in modo più significativo recandoci nelle tendopoli per la distribuzione del materiale raccolto dalla cittadinanza lancianese. Non potrò mai dimenticare la riconoscenza di chi, pur avendo perso tutto, continuava a mostrarsi ospitale e grato della nostra visita. Quella notte segna per me, come qualsiasi altro abruzzese, da un lato la fine delle nostre certezze, ma dall’altro la nascita di un nuovo spirito, ovvero la capacità di non arrenderci di fronte alle difficoltà. Da allora mi sono promesso di riflettere la stessa ostinazione degli abitati colpiti dal sisma nella vita di tutti i giorni e nell’attività lavorativa. Questo è anche lo spirito che caratterizza Casartigiani e le iniziative da essa promosse per aiutare soprattutto chi è in difficoltà e non si arrende.
- Casartigiani Abruzzo partecipò in prima linea alla raccolta dei generi alimentari di prima necessità coinvolgendo i propri associarti, per portare un sostegno materiale ma anche la propria vicinanza alle popolazioni colpite.
- La ricostruzione della città dell’Aquila e dei paesi coinvolti dal sisma è stata realizzata solo in parte, per via delle tante difficoltà legate alla carenza dei fondi, alla lentezza che caratterizza il nostro apparato burocratico e anche alla sfiducia che colpisce gli investitori nei riguardi di una terra che continua a sembrare ancora troppo isolata e tutt’ora interessata da scosse sismiche. Casartigiani Abruzzo non dimentica L’Aquila e si propone come obiettivo quello di riuscire a rappresentare e stimolare le iniziative della piccola impresa e dell’artigianato aquilani.
Carlo Saggese L’Aquila
- La sera del terremoto dormivo tranquillamente con mia moglie, e devo dire che anche con incoscienza nonostante le scosse premonitore ho insistito per continuare a dormire. Durante la scossa critica delle 3.32 mi ricordo di essermi affacciato al balcone e cercavo di calmare mia moglie che era già in strada urlante ma la cosa buffa e che durante tutto il movimento di alzarmi aprire la finestra e parlare con mia moglie la scossa continuava. Presi quindi la macchina e cercai di arrivare da mio padre con enorme difficolta perché le strade era piene di macerie. Per una settimana e fino al giorno di Pasqua cui fummo invitati da un amico a Chieti, credetemi io non mi sono mai reso conto della grandissima estensione del danno e della gravità, non avendo televisione. Ho solo assistito ai me alla distesa dei corpi delle persone di Onna mentre venivano prelevate dalle macerie. I rapporti erano un annichilimento totale, un lutto ovunque una tristezza enorme.
- Purtroppo non ero nell’associativismo di Casartigiani e quindi poco posso dirti a riguardo, quello che è certo che l’attivismo che è arrivato a L’Aquila ha un qualcosa di immenso valore, grande, enorme, e devo dire che è ben diverso quello che è avvenuto grazie al Presidente Berlusconi e a Bertolaso che nel bene o nel male hanno messo tetti sulla testa di tutti i brevissimo tempo, scuole fatte in 4 mesi, ben diverso da quello del terremoto del 2016.
- L’imprenditoria locale è asfissiata da una doppia situazione, una comune a tutta la nazione, una crisi profondissima che sta attraversando il nostro paese da ormai troppi anni, l’altro.. assurdo nel cantiere più grande di Italia .. che gli artigiani e commercianti locali non riescono a lavorare strozzati da ribassi elevatissimi da applicare alle grande imprese (per lo più di fuori) e ricevimenti di pagamenti che vanno da 6-10 mesi per ogni SAL. Moltissimi artigiani sono diventati dipendenti di queste grandi aziende sfruttando le loro capacità al prezzo di uno stipendio, uccidendo quindi la genialità e le capacità locali. La situazione è molto triste ma noi siamo qui per cercare di aiutare le nostre aziende anche con il prossimo rilancio di uno Sportello Imprese, uno luogo di ascolto e di indirizzamento gratuito per i nostri associati, anche in aiuto a quelli che sono gli aspetti di Equitalia (oggi Agenzia della Riscossione).
Considerazioni e riflessioni
Questa ricorrenza ha suscitato vive e sincere reazioni e attenzioni a quella che è stata una tragedia sentita e condivisa da tutto il Paese. L’Italia si mobilitò con grande sensibilità sincera e come sempre, in queste circostanze, si dette tutti o quasi il senso migliore di sé. Quel senso che dovrebbe essere perenne, accompagnarci sempre, perché la vita umana è scandita da difficoltà e precarietà e nessuno ne è esente anche se, circostanziatamente, si pensa di vivere al riparo. L’Aquila, città di giovani per i suoi studi, città di storia per la sua splendida origine medievale, città simbolo per la sua collocazione, per la sua evocazione etimologica, crediamo di non sbagliare, sarà sempre, nel bene e nel male, pensiero di riscatto e di rinascita.