Sono in corso le celebrazioni e i ricordi per il 60mo anniversario di “Tutto il calcio minuto per minuto”, la mitica trasmissione della Radio RAI che teneva incollati agli apparecchi milioni e milioni di italiani ogni domenica. Il rito era doveroso e sentito e le radioline venivano portate con sé ovunque si andasse e naturalmente anche allo stadio.
Colonna sonora, parlata e non cantata, di un’Italia povera che si ritrovava grande e considerata, mentre il pallone entrava in rete, l’arbitro fischiava non sempre azzeccandoci e la vita passava, anche se la passione restava.
I meno giovani ricordano quegli straordinari interpreti narranti le storie di calcio in presa diretta, novelli trovatori, suscitatori di emozioni, che sono poi quelle che contano.
Roberto Bartoluzzi dello Studio Centrale, Enrico Ameri e Sandro Ciotti, i due più conosciuti, che si dividevano i due campi più importanti e poi Ezio Luzzi, quello del celeberrimo “Clamoroso al Cibali!” anche se per alcune fonti il brevetto della coniazione dialettica spetta a Sandro Ciotti ma, purtroppo, non esistono reperti RAI per dirimere la diatriba.
Sta di fatto che “Clamoroso al Cibali!” è rimasto come termine identificativo dicotomico dell’importanza ma, nello stesso tempo, della trascuratezza.
Proprio a Sandro Ciotti vogliamo dedicare, come CASARTIGIANI, un nostro pensiero.
Straordinario personaggio di cultura e di ironia che ci capitò di incontrare una sera in un ristorante del quartiere Prati, a Roma (Lui abitava in quella zona) mentre noi eravamo intenti in una riunione conviviale con i tassisti romani. Stiamo parlando quindi del 2001 (Ciotti è scomparso nel 2003) e Sandro mostrava una certa stanchezza. Era stato “relegato” in un piccolo tavolino sistemato alla bene e meglio nel ristorante stracolmo, con Lui evidentemente un po’ rassegnato, nonostante si percepisse un certo affetto o comunque un qual cameratismo, con tutti i volenterosi camerieri che si confrontavano a ogni passaggio, dialogando tra loro: “me raccomanno a pasta de Sandro; jai detto ar cuoco der secondo de Sandro?!”.m
Mi avvicinai, con rispetto e circospezione, accompagnato da due o tre tassisti a questo “monumento” del giornalismo e dell’umanità, che pur non essendo propriamente della mia squadra aveva ad esempio decantato e scandito alcune tra le più importanti partite dello scudetto della Roma dell’83. Sandro Ciotti, galantuomo e Signore, di una educazione introvabile, scattò in piedi quando io gli tesi la mano dicendogli “posso stringere la mano al grande Sandro Ciotti?” Una stretta sincera, forte generosa di un Uomo, forse solo, ma amato da tutti. Emise quella Sua tipica risatella un po’ ironica, un po’ compiaciuta ed io non osai disturbarlo ulteriormente.
Sic transit gloria mundi ma quello che facciamo, nella vita, riecheggia nell’eternità e probabilmente quelle onde medie da qualche parte ancora si sentono: “ Scusa Ameri la Vita è tornata in vantaggio e con essa la Speranza e che le onde medie arrivino fino al Paradiso.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.