da IL CITTADINO
Per il terzo anno, l’ospedale di Lodi accoglie il presepe dell’Unione Artigiani: all’inaugurazione ufficiale, ieri mattina, era presente anche il vescovo Maurizio, che ha portato i suoi auguri di Natale a tutti gli ammalati della città e del territorio.
«Nel rispetto di tutte le culture e le tradizioni – ha detto Mauro Sangalli, segretario dell’Unione Artigiani – , vogliamo donare alla città un segno della nostra storia e della nostra fede, e un simbolo si speranza per tutti, a partire da chi è più in difficoltà, in un periodo ancora difficile per il nostro territorio. Il presepe, a cui noi artigiani siamo molto affezionati, ci insegna a ridare il giusto posto alla gentilezza, all’amore per il prossimo, e a rimettere al centro la persona: sono valori che contraddistinguono il nostro settore, valori fondamentali per guardare al futuro».
Il vescovo Maurizio ha quindi ringraziato l’Unione Artigiani per questa iniziativa ormai tradizionale: «Cerco di non mancare a queste occasioni – ha spiegato il vescovo -, perché è compito della comunità ecclesiale mostrare la sua vicinanza a chi vive nel mondo della sofferenza, per offrire un incoraggiamento a chi ogni giorno è in prima linea in questo ambito così vitale. Nel ringraziare l’Asst per l’impegno quotidiano a favore della salute di tutti, voglio portare idealmente i miei auguri di buon Natale a tutte le persone che vivono una situazione di malattia o di sofferenza».
Salvatore Gioia, direttore generale dell’Asst, ha ribadito il rispetto per tutte le culture, sottolineando come il presepe sia un simbolo universale di speranza e rinascita, e la «necessità di tornare a vivere, soprattutto in un momento difficile, in cui tante persone nel territorio fanno fatica affrontando una povertà non solo materiale».
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Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.