Il 3 gennaio 1954, dopo 2-3 anni di prove, da Roma, la Rai manda in onda il suo primo palinsesto di trasmissione in diretta, dove non può mancare il mitico Mike Buongiorno. Da li, parte una straordinaria epopea, che aiuta l’Italia a rinascere dalle macerie, fino al boom economico e all’Oscar della Lira.
La Rai, in particolare con il Maestro Manzi, concorrerà ad unificare, molto più della scuola pubblica, il linguaggio comune, in un Paese diverso, da Regione a Regione per dialetto e tradizione. Leggendarie trasmissioni quali “Lascia e Raddoppia”, il “Festival di Sanremo”, il “Musichiere” hanno inchiodato, davanti al tubo catodico, praticamente tutto il Paese.
Una Italia povera, ma ricca delle migliori qualità umane e dei migliori sentimenti.
Molti artigiani, nostri padri e nonni, hanno lavorato con la Rai e soprattutto nell’indotto e comunque grazie alla Rai, e noi, che umilmente ne rappresentiamo una parte, oggi, in una epoca straordinariamente diversificata di mezzi di comunicazione, vogliamo ringraziare la Rai, convinti come siamo, dell’insostituibilità del servizio pubblico. Ancora ricordiamo, con i nostri occhi infantili, l’arrivo del Maestro artigiano che veniva ad “aggiustare” la TV, riportando la gioia tra chi viveva, con modestia, tra quelle suggestioni in bianco e nero molto più colorate dell’alta definizione di adesso e quei venti pollici molto più sconfinati del mega screen. Comunque sia, nella vita di tutti noi c’è sempre un artigiano che ti da una mano e per questo noi abbiamo sempre cercato di porgergliela per ripagarlo. E sempre lo faremo.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.