Botta e risposta. E un passo avanti verso la nascita del Irca, il nuovo istituto finanziario regionale che accorperà Crias e Ircac. All’indomani dall’allarme lanciato dalle organizzazioni di categoria, la Regione batte un colpo. «Entro tre giorni le organizzazioni degli artigiani potranno confrontarsi sulla proposta di regolamento dell’Irca», annuncia il presidente Nello Musumeci che invita Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai a un incontro in presidenza per dopodomani mattina. «La bozza di regolamento del nuovo Istituto, nato su proposta del governo dalla fusione di Ircac e Crias – continua Musumeci – è stata elaborata dai dipartimenti regionali delle Finanze e-delle Attività produttive e sarà illustrata venerdì dagli assessori Armao e Turano. Ascolteremo le osservazioni degli artigiani e delle cooperative passeremo subito dopo alla stesura definitiva per mettere l’Irca nelle condizioni di supportare le imprese siciliane».
Addirittura, rivelano in Cna, l’assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano, già ieri mattina ha convocato i rappresentanti delle organizzazioni che avevano chiesto di accelerare sul nuovo istituto per il credito agevolato, la cui nascita sta tenendo in scacco soprattutto gli artigiani che riscontrano eccessive lentezze nell’accesso al credito: alla Crias, infatti, ci sarebbero in stand-by pratiche di finanziamento per 17 milioni di euro. Situazione diversa all’Ircac, che finanzia il sistema cooperativo, dove non si registrano blocchi, anche perché il numero di pratiche provenienti dalle cooperative è decisamente inferiore rispetto a quelle provenienti dal mondo artigiano.
Articolo integrale in allegato
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.