Quando abbiamo fatto un primo esame al Decreto cosiddetto Liquidità ci è venuta in mente la nostra iniziativa “Mano Tesa”che abbiamo dovuto sospendere per le troppe richieste e abbiamo, nel compiacerci, pensato che probabilmente si è sulla strada giusta. Infatti, anche in conseguenza dei pareri raccolti sul nostro Forum, il problema della liquidità viene per primo, seguito a ruota da quello della burocrazia.
Quindi, non vanifichiamo tutto il bene di questa iniziativa con problemi burocratici, tecno-bancari e similari.
Se, come ci auguriamo, siamo alla vigilia, sperando in bene, della fase due, gli artigiani hanno bisogno di liquidità per potersi nuovamente orientare in questo mondo distopico di cui sono molte le cose che non ci piacciono ma alle quali ci si dovrà adattare. Prima, tra tutte, la solitudine dell’imprenditore, tanto più del piccolo artigiano che vede cancellate tradizioni, riferimenti, consuetudini ma che deve continuare ad essere, perché sennò sono guai.
Quando, qualche anno fa, nell’Assemblea di piazza del Popolo gridammo “ fatevi sentire, vale più questo boato che cento discorsi” e ci fu una reazione emotiva straordinaria, intendevamo proprio esorcizzare la solitudine che quel giorno era sconfitta ma che inesorabilmente sarebbe tornata, con il suo silenzio, a sopraffare il Volenteroso.
Però mai avremmo potuto pensare , come detto, a questa distopia malvagia e forviante.
Gente forte, quella artigiana, che non si arrende ma che deve essere, questa volta, aiutata senza se e senza ma.
Bene questa Mano Tesa, ma attenzione a quel 10% di Garanzia che manca e su cui i nostri operatori specializzati sono invitati a verificare e ad aiutare i proponenti per farli sentire assolutamente meno soli.
Gente forte e leale, quella artigiana, che cerca e offre tradizione e consuetudine , quella che adesso manca a tutti, disorientati , smarriti, alla ricerca di quello che eravamo e alla scoperta di quello che saremo.
Una cosa è certa, per quanto ci riguarda, noi tutti, come testimoniato dalle tante affermazioni sul Forum, saremo al fianco degli artigiani perché c’è ancora tanto da dare e da fare.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.