In primo piano 26 Febbraio 20

Coronavirus: intervista ad Andrea Prando Coordinatore Regionale CASARTIGIANI Veneto

  1. Coordinatore, Le giunga innanzitutto la solidarietà di tutta CASARTIGIANI a cominciare dal Presidente. Anche il Veneto è particolarmente colpito, dopo la Lombardia, da questa emergenza sanitaria. Vorremmo una Sua testimonianza spassionata, conoscendo la Sua sensibilità, su questa vicenda, in riferimento alle Sue conoscenze del territorio e della situazione.

Intanto vorrei esprimere un ringraziamento per la sensibilità della Confederazione a nome degli Artigiani Veneti. La situazione è di difficile interpretazione in quanto è un misto tra la preoccupazione e l’incertezza su cosa realmente sia e comporti questo virus, e che cosa ci si debba aspettare come conseguenza relativa alla propagazione di questo nella popolazione.

Personalmente, credo che si sia esagerato nell’enfatizzazione di questo problema. Non si tratta di peste, ne di colera.  Nell’ultima settimana sono stato in Germania e Monaco, in Svizzera a Zurigo e negli Stati Uniti, ma non ho visto questa attenzione e controllo che il problema meritava.

L’Italia è l’unico punto in cui sono stato controllato al mio rientro. Il che mi fa pensare ad una sottovalutazione del problema almeno fino ad oggi in altri paesi.

Inoltre, quanto espresso dalla stampa e dalle televisioni ha ulteriormente aggravato una situazione psicologica di per se già difficile da gestire, ma non così drammatica come in molti casi viene descritta.

Sicuramente il problema dei controlli desta la sensibilità della popolazione perché è una storia che parte da lontano e che deriva dalla insicurezza che molti cittadini manifestano sulla questione dei migranti.

 

  1. Come sa e come può leggere in altra parte del sito, sia CASARTIGIANI che Rete Imprese Italia si sono attivate con il Governo e i ministri competenti per ogni qualsivoglia iniziativa in favore delle imprese colpite, loro malgrado, da questa avversità. Quali sono le Sue opinioni in proposito, le Sue proposte e le Sue richieste?

 

Le richieste sono quelle che ci aspettavamo, come sempre, ma non sappiamo se le risposte saranno pertinenti. Infatti, negli ultimi periodi abbiamo notato una certa distanza tra chi governa e le esigenze delle imprese, per cui in una situazione come questa dove probabilmente a titolo precauzionale, e sottolineo a titolo precauzionale, dovranno in molti fermarsi, è impensabile che il regime fiscale venga mantenuto inalterato e su questo ci aspettiamo un intervento importante dello Stato e dell’Unione Europea, un po’ mancata sulle recenti vicissitudini italiane.

Vorrei ricordare che l’artigianato italiano e veneto vive in un microclima delicato unico e questi scossoni, come quelli di una mancata sensibilità sulla burocrazia e sulla fiscalità, hanno già di per sé prodotto danni importanti, non solo nei numeri, ma anche nelle tipologie di aziende, dove il manifatturiero è praticamente stato decapitato.

 

  1. Lei ha saputo conquistare stima e rispetto nel Suo ruolo di Coordinatore di CASARTIGIANI Veneto. Qual è il messaggio che vuol far giungere, in questo difficile momento, alle imprese ed eventualmente quale è ogni Sua ulteriore considerazione su come reagisce il sistema Paese.

Innanzitutto di agire con prudenza perché il contenimento delle aree è un sistema per chiudere il più velocemente la partita, ma questo non vuol dire che si debbano creare confini od erigere muri, bisogna prevenire ed imparare a convivere con problemi a cui fino ad ora non eravamo abituati, ma che, ripeto vengono rappresentati, in alcuni casi in modo sbagliato creando un effetto mondiale che pesa sulla nostra economia ingiustificatamente.

Vi sono malattie che stanno producendo molte più vittime e non vengono enfatizzate come questa, anche in paesi che oggi invocano il blocco e la quarantena dei Veneti e dei Lombardi. La Regione Veneto sta facendo un ottimo lavoro e crediamo che la soluzione sia una questione di tempo, ma arriverà e nel frattempo ci atterremo ad ogni disposizione per raggiungere l’obiettivo.

Per quanto riguarda le aziende la preoccupazione per i cosiddetti effetti collaterali è alta, ma l’importante è sapere che la Confederazione ha già colto il problema e come si suol dire “sta sul pezzo” comprendendo le necessità che in questo caso sono necessarie qui, ma un domani potrebbero essere necessarie altrove e di questo non possiamo che compiacerci.

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

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Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

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Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
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