I suggerimenti a chi si candida a governare il Paese, come stabilito dalla Presidenza di Rete Imprese Italia nella riunione dello scorso 14 febbraio, riguardano ambiti di intervento di carattere generale e sono stati volutamente circoscritti a pochi temi trasversali riconducibili comunemente a tutti i settori economici rappresentati dell’artigianato, del commercio e dell’impresa diffusa.
Il Presidente di CASARTIGIANI ha fermamente sostenuto la necessità che Rete Imprese Italia, pur nelle comprensibili differenti sensibilità delle proprie componenti, non facesse mancare il proprio significativo contributo.
In questo momento particolarmente importante della politica siamo convinti più che mai che lo straordinario messaggio di unitarietà espresso da Rete Imprese Italia rappresenti il vero valore aggiunto a sostegno di tutte quelle componenti economiche e sociali del Paese che rappresentano l’anima dei nostri territori, della creatività e del saper fare unici al mondo.
L’indagine ISTAT presentata lo scorso 2 novembre ha evidenziato il contributo delle micro e piccole imprese (fino a 20 addetti) all’economia italiana. I riferimenti quantitativi sono i seguenti:
• 4.168.061 imprese, pari al 98,3% del totale industria e servizi
• 8.993.081 addetti, 57,2% del totale
• 4.290.008 dipendenti, 39,3% del totale
• 1.071 miliardi di fatturato, 36% del totale
• 285 miliardi di Valore Aggiunto, 40% del totale
• 26 miliardi di investimenti, 30% del totale
Sono dati che evidenziano la peculiarità del tessuto produttivo italiano e che formano lo scenario economico su cui incidere per produrre innovazione ed elaborare un set di proposte alternative alle scelte attuate negli ultimi decenni.
Un tessuto che deve costituire il fulcro di qualsiasi politica di rilancio e di crescita dell’intera economia.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.