Roma 6 maggio 2020 – Il Presidente di CASARTIGIANI, insieme agli altri quattro Presidenti facenti parte dell’ambito di Rete Imprese Italia, ha partecipato alla conference call voluta dal Governo con la rappresentanza della piccola e media impresa e dell’artigianato.
Si è trattato di un gesto di considerazione e di privilegio che è stato sottolineato dal Presidente nel suo incipit.
Basso ha sottolineato quanto la burocrazia rischi di vanificare l’impegno sulla trasmissione di liquidità, sui sussidi e sulla cassa integrazione. Se tutti e tre gli ambiti si ritiene ancora insufficiente quanto disposto e in tal senso si è riscontrata la sensibilità del Presidente del Consiglio ad implementare, a seguito delle perorazioni, tali provvidenze secondo modalità ancora da discutere.
Naturalmente forte la raccomandazione di CASARTIGIANI a fare presto.
Al Presidente, che è giurista, si è anche rimarcata la necessità di un chiarimento, ovvio, sulle responsabilità degli imprenditori, in caso di contrazione del virus da parte dei dipendenti, esentandoli totalmente laddove vengano rispettate le disposizioni.
Giacomo Basso ha poi con determinazione rimarcato che, secondo una certa filosofia, la chiusura della piccola impresa favorirebbe l’installazione della grande. Non è assolutamente così, l’artigianato è all’Origine e alla Foce la Storia ed il Futuro dell’Italia, e in tal senso basta vedere le strade e le città in questi giorni.
Gli ultimi due temi, naturalmente sviluppati in modo molto ampio, perché qui ne riportiamo la sintesi, sono stati appunto quelli della dimensione e soprattutto della fiducia, con un inciso sulla sindrome del comando che naturalmente non è rivolta alle Forze dell’Ordine che invece non si finirà mai di ringraziare.
In particolare rivolgendosi direttamente al Presidente, Basso nel ringraziarlo, ha voluto rimarcare che nonostante l’impopolarità dei provvedimenti adottati, il consenso e la fiducia nei suoi confronti, da parte degli italiani, è sempre molto alta e può essere ripagata con la stessa moneta, fatta appunto di fiducia e considerazione.
Mai, come in questo momento, la grandissima maggioranza degli italiani sta dimostrando serietà e rispetto assoluto delle regole, come si vede girando per le città.
In considerazione del fatto che con questa pestilenza, che prima o poi dovrà regredire, dovremo convivere è necessario, salvo situazioni deprecabili, riaprire tutte le attività già a partire dal 18 maggio.
L’ultima perorazione, infatti, è stata “apra Presidente, dia fiducia agli Artigiani che sapranno rispettare i protocolli”.
Le conclusioni del Premier Giuseppe Conte hanno dimostrato apprezzamento considerazione e una certa disponibilità a venire incontro alla nostra categoria.
Si è trattato di una utilissima opportunità, che ha impresso una spinta all’impegno del Governo, alla luce del fatto che proprio durante la riunione è arrivata la notizia di un gesto di autolesionismo da parte di un imprenditore.
Gli imprenditori vanno difesi umanamente e professionalmente
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.