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CASARTIGIANI cambia casa

CASARTIGIANI alla vigilia del suo 60° compleanno, che cade il 28 dicembre 2018, inizia una nuova era definita CASARTIGIANI 3.0

Abbiamo fatto in tempo, insieme a pochi ristretti amici, a pilotare la seconda fase definita della Rifondazione quando, finiti gli effetti del collateralismo, raccogliemmo mille pezzi di cocci e ricostruimmo e rifondammo la CASA, portandola ad essere orgogliosamente CASARTIGIANI, ovvero una delle maggiori Organizzazioni imprenditoriali nel panorama nazionale.

Si è trattato di un’epopea straordinaria, o come avemmo a dire, di un equilibrio sopra la follia, parafrasando Vasco, ma che ci ha garantito e ci ha fatto ottenere la riconoscenza, il rispetto e la considerazione di tanti artigiani e di tutti i colleghi, anche concorrenti, perché la correttezza e la lealtà, a lungo andare, pagano sempre, mentre la spregiudicatezza ha le gambe fragili.

Questa fase della Rifondazione, completata nella affermazione e riconosciuta e valorizzata nella denominazione CASARTIGIANI, è durata trenta anni e proprio per e con il necessario equilibrio, ha resistito anche a questo decennio di crisi.

Ogni storia ha il suo contesto, ogni rappresentazione ha la sua scenografia, questa seconda fase, a livello nazionale, si è espressa e valorizzata nella sede di San Saba, in via Flaminio Ponzio per l’esattezza, metaforicamente evocativa, trattandosi di Aventino, di una diversificazione identitaria, di una predisposizione orgogliosamente autonoma e in qualche misura strategicamente speciale, perché più popolare, se popolare si declina in senso di libertà.

Dopo dieci anni di crisi, così feroce e radicata, da dare il senso della permanenza e della ineluttabilità, era necessario attivare una terza fase e avere il privilegio, come fu per la seconda, di guidarne la logica, la ratio e l’impegno.

CASARTIGIANI 3.0 , appunto, che dovrà essere un virtuoso straordinario mixage tra la prima e la seconda era della nostra storia, dalla quale nessuno si dovrà sentire escluso, ma tutti si dovranno sentire partecipi.

E’ giunto il momento, in ogni Provincia e anche a Roma, di tornare ad affermare, come in una terza gioventù, la nostra impostazione e la nostra vocazione è al Servizio, ma a quello vero, empatico, compenetrato, collaterale all’impresa e ad essa devoto e riconoscente, perché l’impresa stessa dà il senso dell’importanza del Paese.

Il mixage si concretizzerà, perché niente bisogna disperdere della Rappresentanza raggiunta del ruolo, della considerazione, della qualità dell’informazione, del coordinamento, accentuando però il senso della colleganza di Associazione tra e per le Associazioni, dando un esempio indicativo e irrinunciabile che deve portare un nuovo modello e un inequivocabile specifico impegno. Questo rinnovamento, che antesignanamente lanciamo per snellezza e virtuosità, trova ubicazione identitaria e configurazione nella nuova sede di via Siria 23 (Palazzina Vittoria, come è una vittoria quella che ogni giorno conquista CASARTIGIANI con il suo impegno), non più modesta nel senso di esibizione, semmai di etimologia perché modus est, si fa così, così è giusto, così è opportuno. Una struttura meno para-burocratica ma viva, vitale, dove dare relazione riscontro e ausilio agli unici nostri veri padroni, quelli che rischiano tutti i giorni, quelli che solo qualche tempo fa hanno riempito Piazza del Popolo, gli Imprenditori.

Per quanto attiene le Associazioni CASARTIGIANI, in questa nuova fase, già hanno beneficiato per le recenti disposizioni di un Piano di sostegno, che del resto è stato molto apprezzato ed elogiato e che non si intende concludere ma perfezionare in maniera significativa, nei prossimi due anni, favorendo così la riorganizzazione di tutti e il rilancio dovuto, perché, come avemmo a dire, la presenza di CASARTIGIANI nel panorama sindacale aumenta l’etica e la qualità dell’Assistenza e del Servizio.

Come si vede una opportuna, suggestiva, evocativa sintesi della storia di CASARTIGIANI dagli anni 50 agli anni 80 dove non era tutto da buttare, ma c’era un volontariato diffuso e partecipe, a quella dagli anni 80 al 2018, in cui c’è tutto da salvare, non potendo però più contare sulle risorse garantite di un’epoca più agiata.

Del resto, noi che abbiamo la CASA nel nome e nel cuore non possiamo mentire quando diciamo e affermiamo il nostro amore per l’Artigianato, che della CASA e del cuore è il compendio e l’unione, quell’amore che ci fa superare ogni ostacolo nel Servizio, nell’Assistenza e nell’Abnegazione.

Cos’è la vita se non una CASA, contenitore di emozioni e di passioni, di successi e di amarezze ma mai di rassegnazione.

Cos’è una CASA se non una vita, cos’è una vita se non CASARTIGIANI.

E’ sempre stato così, CASARTIGIANI è laddove ci sono tutte e mille le sue delegazioni, da oggi lo è ancora di più.

Buona fortuna a coloro che hanno dedicato la loro vita a CASARTIGIANI e a tutti quelli che le vogliono bene.

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

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Giacomo Basso,
L'impegno con gli artigiani

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Il Welfare bilaterale artigiano
Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

Racconti artigiani
Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
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