Roma, 15 aprile 2020 – C’è grandissima apprensione tra i nostri imprenditori della filiera della moda che vogliono riaprire le aziende in condizioni di massima sicurezza per non consegnare vitali spazi di mercato ai produttori esteri a più basso costo e spesso appartenenti a filiere non certificate. Se non saremo in grado di riaprire le aziende al più presto i nostri imprenditori del tessile dell’abbigliamento e delle calzature non avranno i tempi tecnici per consegnare le produzioni autunno/inverno che vanno inviate entro luglio in tutto il mondo. E questo rischia di provocare danni irreversibili ad un sistema che in Italia vale complessivamente 97 miliardi di euro, due terzi dei quali per le esportazioni.
Questo il messaggio rappresentato da CASARTIGIANI alla videoconferenza al Ministero degli Affari esteri per la cabina di regia export, fortemente voluta dal Ministro Di Maio, che si è appena conclusa.
Per la ripresa ricoprono certamente un ruolo importante le misure di sostegno avviate dal Governo con i decreti Cura Italia e sulla Liquidità. E senz’altro positive appaiono anche le iniziative di e-commerce annunciate dal Ministero degli Esteri e delle minifiere autunnali annunciate dall’ICE.
Secondo il parere di CASARTIGIANI, tuttavia, il problema principale che le imprese della filiera tessile abbigliamento calzature si trovano ad affrontare è di tipo finanziario: i negozi di moda sono chiusi, le grandi aziende stanno già chiedendo sconti e proroghe di pagamento e la preoccupazione è avere a fine aprile una grande quantità di insoluti, che peseranno soprattutto sulle imprese di minori dimensioni.
Sarebbe particolarmente apprezzato pertanto prevedere aperture di credito agevolato per sostenere la liquidità delle piccole e micro imprese del settore, con finanziamenti a tasso 0 fino a 50.000 euro a valere su di un fondo dedicato. Le procedure di accesso dovranno essere semplici senza valutazione del rating bancario ed indipendentemente dal fatturato conseguito.
Per favorire invece la ripresa sui mercati esteri sarebbe utile attivare misure di cofinanziamento di progetti di internazionalizzazione delle microimprese _ anche in rete fra di loro _ con una congrua percentuale di fondo perduto (almeno 80 %).
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.