E’ ingiustificato e rappresenta un gravoso onere per le imprese l’obbligo di pubblicizzare i contributi pubblici ricevuti come indennizzi e ristori per la crisi provocata dalla pandemia. E’ quanto sottolineano Confartigianato, CNA e Casartigiani in una lettera inviata ai Ministri dell’Economia, Sviluppo Economico, Lavoro e P.A. per mettere in evidenza i pesanti effetti amministrativi provocati dalla legge annuale sulla concorrenza del 2017 che ha introdotto un rigido sistema di regole per assicurare massima evidenza e pubblicità ad ogni forma di provvidenza erogata dalla pubblica amministrazione alle imprese che devono pubblicare con note integrative di bilancio o su siti internet le informazioni su contributi pubblici già in possesso della P.A.
Le tre associazioni sollecitano il Governo a chiarire che i sostegni ricevuti per l’emergenza epidemiologica siano esclusi dagli obblighi informativi che già insistono sulle pubbliche amministrazioni, vincolate a render conto di ogni erogazione. Il Parlamento si è reso conto dell’inutile gravame facendo slittare l’entrata in vigore delle sanzioni ma rimane l’obbligo di pubblicazione per le imprese. Sarebbe invece necessario eliminare totalmente gli obblighi di pubblicazione di qualsiasi provvidenza erogata alle imprese, tanto più che risultano incompatibili con gli obiettivi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e di interoperabilità delle banche dati previsti nel Pnrr.
Roma, 21 giugno 2021
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.