Non è facile condensare, in poche righe, una grande Storia fatta di Donne, Uomini, sentimenti e suggestive drammatiche vicende umane, ma lo dobbiamo fare, perché oggi CASARTIGIANI compie 60 anni.
Proponiamo un abbraccio ideale tra chi ancora si impegna, con abnegazione, orgoglio di appartenenza, dignità di status e tutti coloro che si sono avvicendati, con passione e partecipazione, giorno dopo giorno, da quel lontano 29 dicembre 1958 fino ad oggi.
Chi scrive ha vissuto quarant’anni di questa magnifica Storia e ricorda tante voci e tanti volti, perlopiù, con commozione e sicuramente con arricchimento culturale e umano. Sarebbe necessario dedicare molti versi ad ognuno di loro e anche ad ognuno che ancora crede, a qualsiasi titolo e con qualsiasi ruolo, a questo Impegno, e lo faremo successivamente, ma intanto, la sintesi ci induce alla stringatezza, anche perché l’essenza sta nel sentimento non nella descrizione.
Non possiamo, però, non ricordare due simboli della nostra Storia, Clelio Darida, quando ci chiamavamo C.A.S.A. e Giuseppe Guarino, per il viatico alla rifondazione. Ma con loro desideriamo ricordare la vera forza nostra e non solo, ovvero quella di ognuno delle migliaia dei cosiddetti delegati che, sul territorio, hanno rappresentato coraggiosamente e dignitosamente soprattutto all’Inizio, ma ancora adesso, in epoca di internet, CASARTIGIANI.
CASARTIGIANI ha rappresentato il distacco dalla politica, dal cosiddetto collateralismo e, a dirlo adesso, sembra naturale, invece per una scelta che ci ha comportato tante avversità e ci ha creato tanti problemi, ma sulla quale sapevamo di avere ragione, come il tempo, magnanimo, ci ha riconosciuto.
In compenso la nostra lealtà, la nostra correttezza ci ha fatto fare tanti amici e comunque tanti estimatori e, in tal senso, dobbiamo riconoscere che ci ha fatto molto piacere ricevere dalle consorelle, Confartigianato e Cna, degli inattesi attestati di augurio e di apprezzamento, sui quali torneremo, quanto prima, per un particolare ringraziamento e per le giuste considerazioni.
Adesso inizia l’era di CASARTIGIANI 3.0, con la sua vocazione popolare e la sua “mission” per l’Artigianato tradizionale, in una visione antropologica e culturale che coniughi l’antico con il nuovo, non disperdendo le tradizioni, perché parole come impegno, sacrificio, dedizione, tramandazione, rispetto non siano verbi novecenteschi, sorpassati dagli eventi, ma diano il senso di un unicum, di cui CASARTIGIANI è proposizione.
CASARTIGIANI, la metafora di questa crasi e di questo acronimo, così figurativo e suggestivo ha avvolto, nel suo senso romantico, la vita di molti di noi, ispirandola e dandoci quel senso di Giustificazione, che l’Uomo cerca da quando è Homo Sapiens.
Quella Giustificazione che manca di questi tempi a molti e che noi abbiamo trovato con CASARTIGIANI e per CASARTIGIANI, laddove è stata coniugata la Libertà a regalo dell’Amore, fatto da sempre nel binomio dell’impegno e della povertà, come insegna la grande filosofia, così come il grande Poeta disse “amor che nullo amato amar perdona” significando il quadriportico spiegativo, che nel nostro caso va esemplificato “solo chi ama sa cosa vuol dire amare”.
Buon compleanno a chi ha amato, ama e sempre amerà CASARTIGIANI.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.