Roma 21 febbraio 2023 – Apprezziamo la ferma determinazione del Governo di porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Riteniamo molto positivo anche l’avvio di un tavolo tecnico _ con la partecipazione delle categorie interessate_ per fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge 11/2023 a quello attuale, che tengano conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma.
C’è il timore, tuttavia, che l’ipotesi avanzata di smobilizzare i crediti fermi nei cassetti fiscali delle imprese tramite compensazione con gli F24 del sistema bancario da sola potrebbe non essere sufficiente a far fronte alla grave situazione finanziaria di molte imprese del settore edilizio, aggravatasi a seguito delle norme contenute nel D.L. n. 11/2023.
Sono necessarie maggiori garanzie soprattutto per le imprese di minori dimensioni e meno appetibili al sistema bancario di poter sbloccare i crediti di minore importo. Per questo sarà indispensabile lasciare aperta la strada dell’acquirente pubblico di ultima istanza.
E’ quanto indicato dal Presidente di CASARTIGIANI, Giacomo Basso, intervenuto all’incontro con Governo che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi.
Tra le altre questioni portate all’attenzione del Governo quella di riaprire i termini utili per la presentazione della Cila _ e dell’altra documentazione necessaria per mantenere la cessione/sconto dei crediti _ almeno di 30 giorni per dare modo di finalizzare tutte quelle operazioni in essere ma non concluse entro il 17 febbraio.
Da ultimo è stato espresso l’auspicio che, durante l’iter di conversione in legge del Decreto, possa essere rivisto l’elenco degli interventi bloccati che ad oggi ricomprende anche quelli che riguardano l’efficientamento energetico, come la sostituzione di caldaie e condizionatori indispensabili per conseguire gli obiettivi di transizione green degli edifici.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.