Avvicendamento del portavoce Presidenziale di Rete Imprese Italia. Due tra i più grandi Presidenti del momento si sono avvicendati. All’eclettico comunicativo e valoroso Giorgio Merletti è succeduto Carluccio Sangalli, detto il Magnifico, perché è un po’ il Rettore dell’Ateneo imprenditoriale. A chi lo dimentichi, giova ricordare che il nostro Presidente, per favorire la nascita di Rete Imprese Italia e l’equilibrio tra le componenti, essendo le partecipanti in numero dispari di 5, non ha esitato a dare la sua disponibilità alla rinuncia alla rotazione, non guardando alla sua personale immagine ma al bene dell’Organizzazione e dell’imprenditoria unita. Questo comportamento, di chi si umilia si innalza, ha premiato, visti i risultati. Inoltre, a Giacomo Basso, il privilegio di essere rimasto, insieme a Sangalli, Fondatore della Organizzazione. Nell’Assemblea del 14 giugno, in cui il nostro grande amico Giorgio Merletti ha lasciato le consegne è stato impressionante e altamente valorizzante il report del numero di iniziative prese, nel semestre, da Rete. Sono state ricordate tutte le audizioni, tutti gli incontri al massimo livello e tutte le altre iniziative a formare un quantum impressionante di lavoro e di beneficio per gli iscritti e per tutta l’imprenditoria. Forse Rete Imprese Italia non avrà raggiunto ancora i propositi e le potenzialità programmate e possedute, anche a causa, soprattutto, di un’ineluttabile difficoltà a propagarsi sul territorio, ma sicuramente la sua presenza a livello nazionale ormai è imprescindibile e di riferimento primario, così come è inequivocabile la Rappresentanza unitaria e la forza sinergica che essa esprime. Va inoltre detto che ci sarà ancora possibilità e tempo per raggiungere altri e più alti obiettivi e per uniformarsi sempre più e per favorire gli accordi in periferia, dove le rivalità sono più feroci e a volte le disponibilità di buon senso più riottose. Salutiamo, intanto, Massimo Vivoli che lascia la Presidenza di Confesercenti, che ha dimostrato di essere persona pregevole, dirigente accorto e operatore sensibile e perbene, così come a questo punto, the last but not the least, non possiamo fare a meno di menzionare Daniele Vaccarino, sicuramente la migliore espressione presidenziale della CNA, che a memoria (e la nostra è lunga) si ricordi. Non è tutto roseo, problemi ce ne stanno tanti, la Crisi ancora morde ferocemente, dovremo affrontare una Legge di Stabilità (almeno così si dice) di lacrime, sudore e sangue, ma Rete Imprese Italia con il suo qualificato Comitato di Presidenza e di Direzione, sempre in perenne consultazione, con il suo ruolo sempre più considerato e apprezzato è qui a fare, senza più l’ombra di condizionamenti di nessun tipo, tanto meno politici, gli interessi e le tutele esclusive della nostra gente che lavora e che produce. Un ringraziamento anche al mitico Prof. De Rita e a tutti coloro che lavorano per e con Rete Imprese Italia, dalla Camusi, ai Direttori e quanti altri.