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Speciale Emergenza Abruzzo – Intervista a Giulio Falone

Un piccolo grande imprenditore, orgoglio di intrapresa abruzzese, longevo nell’impegno e serio nella coerenza sindacale. Giulio Falone è facente parte di quella fiera resistenza al degrado, non solo imprenditoriale, ma culturale di quella parte degli Abruzzi (come non a caso si diceva una volta per distinguere l’Abruzzo Ulteriore dall’Abruzzo Citeriore) che in particolare “soffre” della sindrome del “nascondiglio” che poi diviene patologia dell’abbandono o della dimenticanza.

Sindrome o patologia che particolarmente si individua nella zona del teramano anche per il grande impatto morfologico e geografico del Gran Sasso e della Storia. Per questo è particolarmente apprezzato l’impegno dell’Associazione Provinciale Artigiani Teramo, da Lui presieduta, così meravigliosamente supportata dal geniale ingegno antesignano nel campo primario del Credito di Gianfranco Mancini e dall’impegno pacato, coerente e incisivo di Flaviano Montebello.

Siamo in un’epoca molto difficile e, ancora di più, anche nel nostro Mezzogiorno devono riecheggiare le parole di Kennedy “Non pensare a quello che deve fare lo Stato per te, pensa a quello che puoi fare tu per lo Stato” che poi voleva dire “non pensare a quello che possono fare gli altri per te, pensa a quello che puoi fare tu per gli altri.

 

Intervista a Giulio Falone

 

1) Oltre ad esprimerle la solidarietà e l’affetto di CASARTIGIANI tutta a nome del Presidente, Le chiediamo qual è la situazione, se piano piano è tornata alla normalità, e se ha delle considerazioni da fare. Naturalmente può contare, in particolare, su “Mano Tesa CASARTIGIANI”, che sarà prioritariamente adesso indirizzata presso le Regioni del Centro-Italia.

 

2) Aldilà di questa terribile emergenza, causata da una congiuntura incredibile di simbiosi perversa, tra sisma e la più grande nevicata degli ultimi 50 anni, acuita, questa, dalla particolarità climatica abruzzese della neve a vento, che ricopre rapidamente il manto stradale appena spalato dalle turbine (quando ci sono), quali sono le problematiche più importanti su cui intervenire per il Suo Abruzzo? Se fosse Governatore della Regione e avesse la possibilità di un intervento straordinario cosa farebbe? Dove interverrebbe?

 

3) Lei, particolarmente attaccato alla Sua città nel contesto abruzzese, è uno dei riferimenti comunque più importanti. Cosa chiede per la Sua città e in particolare per l’Artigianato oltre alle tre esigenze primarie meno tasse, meno burocrazia e più Credito?

 

Innanzitutto ringrazio la CASARTIGIANI nazionale per l’interesse manifestato nei confronti di un territorio che sembra essere stato lasciato solo dalle Istituzioni.

La Città di Teramo e parte della provincia, sono in una situazione di collasso provocata sia dal terremoto che da una straordinaria nevicata, che hanno determinato l’isolamento e gravi danni alle attività agricole, artigiane e commerciali.

Ad oggi sono state emanate 683 ordinanze di sgombero, il numero, purtroppo, è destinato a crescere in quanto sono ancora in corso le verifiche da effettuare.

Tale difficile situazione, unita anche all’inagibilità di numerosi plessi scolastici, sta determinando una desertificazione socio-economica dovuta ad uno spopolamento verso la costa, con conseguenti danni economici per l’intera  Città di Teramo.

Sarebbe necessario modificare il “Decreto Legge Sisma Abruzzo 2016/2017” che resta fermo a quanto già previsto prima del 17 gennaio us, tenendo fuori  dal cratere e dalla sospensione delle tasse comuni gravemente colpiti. Sembrerebbe che in Abruzzo ed in particolare nel teramano non fosse accaduto nulla di straordinario.

La visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni  dimostra sicuramente una presenza dello Stato, ma che dovrà essere supportata da concreti ed immediati  interventi a favore delle imprese del territorio colpito.

Concludendo ritengo che per uscire dall’emergenza  e per  il rilancio del territorio è  indispensabile introdurre quale “Zona Franca” la Città di Teramo e i comuni che ne sono rimasti esclusi.

 

 


 

 

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