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60 anni CASARTIGIANI, il saluto di Confartigianato e CNA

Abbiamo ricevuto, in occasione del 60° compleanno di CASARTIGIANI, una splendida missiva, da parte dell’Amico Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato e la qual cosa è stata da noi molto gradita e apprezzata.

In particolare ci è piaciuto quando Giorgio scrive che “è difficile immaginare il mondo dell’Artigianato italiano senza la rappresentanza di CASARTIGIANI, che mantiene viva e fresca una tradizione di relazioni consolidata, che dà valore aggiunto per l’intero mondo dell’artigianato.

Una considerazione del genere, del tutto lusinghiera e per noi ovviamente  consapevolmente gratificante nella veridicità, da parte del Presidente di Confartigianato, è stata assolutamente impensabile, in tutti questi 60 anni, ed è per noi motivo di particolare soddisfazione e ci rende giustizia.

Giorgio continua, con apprezzamenti nei miei confronti, facendo riferimento a concetti aulici come passione, impegno, onestà e integrità ribadendo di non considerarmi un competitor ma un collega. Ci voleva più che un amico, il più grande Presidente della storia di Confartigianato, per abbattere, in questa storica occasione, non a chiacchiere, ma per iscritto, quello steccato di presunte e a volte, nella storia, constatate avversioni tra di noi, facendo emergere il meglio dei rapporti. Del resto, è vero, sul territorio, specialmente laddove c’è meno cultura unitaria, esistono ancora divisioni anacronistiche, perché le nostre due Organizzazioni, diversamente strutturate e rappresentate, non sono contrapposte ma complementari, per il bene dell’Artigianato.

 Gli anni 70, con i suoi collateralismi con la politica, sono alle spalle e da tempo CASARTIGIANI ha individuato la sua “mission” sinergica,  nella difesa e nella conservazione dell’artigianato tradizionale, confidando nella rappresentanza complessiva , garantita da Rete Imprese Italia, che anche Giorgio richiama, dove ognuno porta il suo contributo e il significato della sua rappresentatività.

Va a concludere, il Presidente di Confartigianato, richiamando, con l’augurio anche a nome di Cesare Fumagalli che con il suo pragmatismo e con la sua concretezza è l’architrave di sostegno di Confartigianato, da ormai quindici anni, con altri venticinque di impegno nel sistema dell’Organizzazione, collaborazione, trasparenza, stima reciproca e reciproco rispetto che, anche noi auspichiamo e assicuriamo con lealtà.

Ci accorgemmo, da subito, conoscendolo che Giorgio Merletti, oltre a virtù dianoetiche, che avevano anche alcuni suoi predecessori, dal mitico Germozzi, al grande Bova, al vulcanico Spalanzani e altri, tutti da me conosciuti e di cui sono stato amico (un ricordo caro anche a Giorgio Meli), avesse anche un personalissimo quid etico, non facilmente individuabile e soprattutto manifestabile, in un contesto complesso, come quello politico e sindacale.

Nessuno, come Lui, sa parlare alla pancia e al cuore degli imprenditori, sa essere strenuo e duro nella rivendicazione dei diritti e nella difesa della sua Organizzazione, ma mai a scapito o a costo di una scorrettezza o di una slealtà, come solo i migliori sanno fare.

Daniele Vaccarino e Sergio Silvestrini, Presidente e Segretario Generale CNA, si sono voluti ricordare di noi, formulandoci gli auguri e , tra l’altro, generosità Loro, formulando elogi e considerazioni, sul sottoscritto, che mi hanno sinceramente commosso e che non dimenticherò.

Siano sicuri dell’impegno tutti quelli dell’Artigianato, soprattutto gli Imprenditori, in questa epoca in cui la Presidenza delle maggiori Organizzazioni è assegnata a persone veramente perbene, che interpretano il ruolo come un Servizio, e non come un potere, come una abnegazione e non come una qualificazione. Se fosse per questi Presidenti si vivrebbe una stagione di grande sinergia, più di quella che già c’è, di grande coesione, più di quella che si esprime, ma poi, in qualche caso, c’è il Territorio, con i suoi retaggi, le sue storie, le sue contraddizioni dovute, all’origine, alla costituzione delle singole Organizzazioni, anche se la situazione è di molto migliorata.

Un Territorio dove, umanamente, esistono amicizie e inimicizie ataviche, oltretutto, così diverso culturalmente in un Paese grande, così bello, ma così complesso, dove l’esperienza fa aggio sulla strategia, per quanto necessaria, per quanto ottimale. Daniele, che si era già distinto nel suo “regno Sabaudo” per la sua Umanità e per la sua cordiale, signorile chiarezza, sempre ospitale, ha portato a Roma questo ed altro, tra cui un grande eloquio, una vivida intelligenza e una modestia, non falsa, ma degna, avvalorante, riconciliante. La Riconciliazione nasce sempre dal Rispetto che si nega solo quando è preteso e invece si concede, sempre, quando c’è l’evidenza dei fatti. Anche su Daniele, sono convinto, quando affermo che si tratta del più grande Presidente della storia della CNA e non sembri favoritismo, ma sarà difficile, per i sostituti, eguagliarne le gesta. La storia di CNA, anche della quale sono stato testimone, e nella quale e per la quale ho trovato tanti amici, che ricordo con affetto, è fatta anche, a mio parere, di grandi Segretari Generali e, in tal senso, ricordo in particolare il mitico Mauro Tognoni. Di questa Hall of fame fa parte, con rilievo, Sergio Silvestrini, che conosco e di cui sono amico da oltre trenta anni, e che ha contribuito notevolmente, con maestria e classe, a far divenire CNA la grande CNA.

Questi amici sono di quelli con i quali ti auguri di avere a che fare, nella loro lealtà, in qualsiasi accadimento che ti possa capitare, in questa vita, scandita dal caso.

Il mio professore di Storia contemporanea, il grande Renato Mori, ebbe a raccontare pagine epiche sulle storie della trincea, nella guerra del ‘15-18, con grandi eventi di amicizia, di sacrificio e di reciproca solidarietà, ma anche di crudeltà, di tradimenti, di viltà.

Da queste pagine nasce la metafora della trincea, laddove puoi individuare gli Uomini e la loro Umanità. Cerchi quella Umanità che non ti sopraffà e non ti abbandona, quella Umanità consapevole del comune tragico destino, che non condanna ma perdona. La metafora della trincea, con la propria percezione lombrosiana, in senso positivo o fisiognomica, e con la sinderesi dei sensi, va adattata ad ogni Uomo per capirne l’essenza, sicuri come siamo, che di chi abbiamo parlato ci sarebbe, in quelle circostanze, riscontro di lealtà e di coraggio, anche di fronte al pericolo. Dopo una elegia di Umanità, viene bene parlare di CASARTIGIANI, dove l’Umanità e di CASA.

CASARTIGIANI è un sogno, una suggestione, filosoficamente un “tertium non datur” che come si sa Aristotelicamente non è contemplato. Noi tutti, con il nostro sacrificio e il nostro impegno, immodificabile, lo abbiamo concretato dando fattezze ad una realtà composta da Donne e Uomini appassionati e compenetrati nella loro utopistica libertà.

Sessanta anni di una storia che assomiglia più che a una prosa a una poesia che se è declamata da chi non vi appartiene, ma la apprezza, assume toni melodiosi, quelli salvifici, che ti fanno tirare avanti con forza e determinazione.

Su queste basi, ripartiamo in uno scenario difficile, ma che spalanca un futuro nel quale potremo contribuire proponendo e non distruggendo e comunque avendo, in tutta coscienza, la consapevolezza di aver dato tutto di noi stessi, dalla parte giusta con regole etiche ben precise e vincolanti anche per il territorio. Un vero e proprio stile CASARTIGIANI, da proporre sempre, a qualsiasi costo. Massima autonomia delle associazioni, nessuno la concede come CASARTIGIANI, nell’osservanza dello Statuto, collaborazione interconfederale e interassociativa, nel rispetto reciproco e nell’obiettivo escatologico dell’unità. Consapevolezza della propria Rappresentatività numerica ma anche, con orgoglio, della grande storia propria e dell’importanza del proprio ruolo, impegno incontrovertibile a non cadere in scorrettezze e a non favorire equivoci sulla propria strategia. Nell’ambito politico, mai collateralismi ma dialogo rispettoso, con tutti, ma soprattutto con chi coglie la bontà delle nostre rivendicazioni, proponendo, da parte nostra, sempre ciò che è giusto e non ciò che conviene. In sintesi, sempre lealtà, come avviene da oltre trenta anni, da parte di CASARTIGIANI. Consapevoli, convinti e motivati che siamo tutti al Servizio di un grande ideale, che è quello di valorizzare, tutelare e difendere l’Artigianato e l’Imprenditoria italiana, unica risorsa di questo straordinario Paese, insieme alla sua grande bellezza. Unica risorsa, quella dell’imprenditoria, come dimostrato recentemente da approfondite analisi dell’Istat, che conta 4,4 milioni di imprese, un milione in più della Germania, nonostante, e fa male al cuore, le tante cessazioni, negli ultimi cinque anni, di circa 100 mila unità artigiane. Anche se ora la tendenza si sta invertendo, grazie a nuovi mestieri, come al disbrigo pratiche, alla cura della persona e al contributo dato al quarto capitalismo facendo Rete.

Su questo impegno e con questo impegno a rinascere, CASARTIGIANI per sempre.

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

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Giacomo Basso,
L'impegno con gli artigiani

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Il Welfare bilaterale artigiano
Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

Racconti artigiani
Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
Iniziative
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