Casartigiani: «Bene con SACE, ma ora non ci resta che esaminare il provvedimento»

TARANTO – Casartigiani apprezza il provvedimento emanato da SACE. Il gruppo assicurativo finanziario italiano controllato dal ministero dell’Economia e Finanze, attraverso la cessione dei crediti, sosterrà la continuità di Acciaierie d’Italia e delle imprese dell’indotto. Pertanto, Casartigiani attende di essere convocata, sia dallo stesso sia dal Governo, per definire tutti gli aspetti tecnici sulle modalità di accesso ai crediti.

Strumenti che dovranno garantire la sopravvivenza di tutta la filiera dell’indotto, incluse le piccole e medie imprese. «Valuteremo attentamente – ha detto il rappresentante degli autotrasportatori di Casartigiani Puglia Giacinto Fallone – il provvedimento nelle sedi opportune, certi che le parti ci convochino al più presto. Mentre il tempo incalza, da una parte le aziende continuano a perdere liquidità e dall’altra sono poco fiduciose verso le istituzioni. Auspichiamo che questi strumenti possano essere, una volta per tutte, l’ancora di salvezza delle nostre pmi dato che, finora, le tutele sono state pari a zero».

L’Importanza dell’Artigianato nell’economia contemporanea

Nell’era della produzione di massa e della globalizzazione, l’artigianato continua a rivestire un ruolo cruciale nell’economia contemporanea. Sebbene possa sembrare in conflitto con la modernità e l’automazione, l’artigianato porta con sé una serie di vantaggi e unicità che lo rendono indispensabile per il tessuto economico e sociale e per questo che CASARTIGIANI si propone come obiettivo quello di valorizzare questo settore.

L’artigianato, per definizione, è la produzione di beni attraverso metodi tradizionali e manuali, spesso con un’attenzione particolare ai dettagli e alla qualità. Questo processo richiede competenze specializzate e una profonda conoscenza del mestiere, che spesso viene tramandata da generazioni.

Uno dei principali vantaggi dell’artigianato è la sua capacità di offrire prodotti unici e personalizzati. A differenza della produzione di massa, che tende a standardizzare i prodotti per ridurre i costi, gli artigiani sono in grado di creare opere individuali che rispecchiano lo stile e le preferenze del cliente. Questo non solo soddisfa la crescente domanda di prodotti personalizzati, ma contribuisce anche a preservare la diversità culturale e artistica.

Inoltre, l’artigianato svolge un ruolo importante nel sostegno all’economia locale e alla comunità. Gli artigiani spesso operano a livello locale, diventando il motore stesso dell’economia locale utilizzando materie prime provenienti dalla regione e coinvolgendo altre imprese locali nella catena di approvvigionamento. Questo non solo stimola l’economia locale, ma crea anche un senso di appartenenza e coesione all’interno della comunità.

Oltre all’aspetto economico, l’artigianato ha anche un impatto significativo sul benessere individuale e sociale. Molti artigiani trovano soddisfazione nel creare qualcosa con le proprie mani e nel vedere il frutto del loro lavoro prendere forma. Questo senso di realizzazione può contribuire alla salute mentale e al benessere generale.

Tuttavia, nonostante i suoi numerosi vantaggi, l’artigianato si trova ad affrontare sfide significative nell’era moderna. La concorrenza da parte della produzione di massa e la crescente domanda di prodotti a basso costo mettono a dura prova gli artigiani, che spesso lutiano per sopravvivere in un mercato sempre più competitivo.

Per affrontare queste sfide, è importante riconoscere e sostenere l’importanza dell’artigianato nella nostra società. Ciò significa non solo incoraggiare l’acquisto di prodotti artigianali, ma anche sostenere politiche e iniziative che promuovano la formazione e lo sviluppo degli artigiani, nonché la valorizzazione delle loro creazioni, così nasce la voglia di creare un evento che renda partecipi gli artigiani e il bacino di utenza a loro dedicata.
In conclusione, l’artigianato continua a svolgere un ruolo vitale nell’economia contemporanea, offrendo prodotti unici, sostenendo l’economia locale e contribuendo al benessere individuale e sociale. È importante riconoscere e sostenere il valore dell’artigianato nella nostra società, al fine di preservare la sua ricchezza culturale e contribuire a una crescita economica sostenibile.

Carmelo Francesco Giordano

Segretario Generale CASARTIGIANI Calabria

 

Nella foto “Forum dell’Artigianato 2024, organizzato dalle tre principali organizzazioni di rappresentanza delle micro e piccole imprese e dell’artigianato calabrese Confartigianato Imprese Calabria, CNA e Casartigiani”

 

Decreto Pnrr : le imprese artigiane apprezzano le novità sulla governance, le semplificazioni e il programma Transizione 5.0. Giudizio fortemente negativo sulla patente a punti nei cantieri e sul lavoro

Le imprese artigiane esprimono un giudizio complessivamente positivo sul decreto Pnrr che consente di snellire le procedure e accelerare l’attuazione del piano. È quanto hanno indicato CNA, Confartigianato e Casartigiani in audizione davanti alla Commissione Bilancio della Camera mettendo in risalto le misure per una governance più efficiente prevedendo anche l’attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie da parte delle amministrazioni.

Le tre organizzazioni inoltre apprezzano il programma Transizione 5.0, particolarmente atteso dalle imprese artigiane, per incentivare gli investimenti in innovazione digitale e efficienza energetica, anche in abbinamento a investimenti in impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili. CNA, Confartigianato e Casartigiani sottolineano che “anche grazie all’entità delle risorse stanziate si potranno sostenere in maniera diffusa gli investimenti delle PMI che negli ultimi anni sono rimaste escluse dai principali strumenti di agevolazione, tarati sulle imprese energivore o indirizzati sul fronte domestico/residenziale”.

“Ci aspettiamo che le misure di attuazione – rilevano le tre organizzazioni – garantiscano condizioni e procedure tali da non innalzare barriere di accesso penalizzanti per le piccole imprese”. In tale prospettiva “abbiamo sostenuto e apprezzato la scelta di non prevedere una soglia minima di investimento per accedere al credito d’imposta”. Positiva anche la possibilità che la riduzione dei consumi possa riguardare non solo l’intera unità produttiva ma anche il singolo processo sul quale si realizza l’investimento.

CNA, Confartigianato e Casartigiani invece valutano molto negativamente le norme sul tema della sicurezza e in materia di lavoro. Le imprese artigiane condividono l’esigenza di migliorare la qualificazione delle imprese che operano nei cantieri edili ma sono fortemente critiche verso la patente a punti, in primo luogo perché introduce ulteriori oneri a carico delle imprese e poi in quanto l’articolato normativo presenta numerose criticità. Inoltre non si comprende la disposizione secondo cui le imprese con qualificazione SOA non sono tenute al possesso della patente a punti. Infatti “la SOA ha la funzione di comprovare le capacità economiche e tecniche di un’impresa, ma non ha alcuna valenza in materia di sicurezza sul lavoro”.

Giudizio negativo anche sulla disposizione che ai lavoratori coinvolti nell’appalto e nel subappalto si applica il trattamento economico non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo maggiormente applicato. Il criterio della maggiore applicazione non può essere elevato a strumento di certificazione di qualità.

Infine CNA, Confartigianato e Casartigiani esprimono particolare apprezzamento sulle semplificazioni a favore dell’impresa artigiana, anche se ogni Scia o comunicazione nascondono una serie di atti che impongono alle imprese costi elevati e tempi lunghi prima ancora di avviare la propria attività.

Roma, 11 marzo 2024

Senza rassicurazioni dei Commissari e del Governo, autotrasporto fermo in tutta Italia. Priorità ai crediti pregressi

ROMA – Le imprese associate a Confartigianato Trasporti, FAI Conftrasporto, SNA Casartigiani, ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici), CNA, Fita Trasporti e FISI (Federazione Italiana Spedizionieri Industriali) confermano il blocco delle prestazioni negli stabilimenti di proprietà di Acciaierie d’Italia di Taranto, Novi Ligure, Genova, Racconigi e Marghera. Questo è quanto deciso nella riunione di questo pomeriggio tra le sigle datoriali, che peraltro già più volte hanno sollecitato i commissari, Quaranta, Fiore e Tabarelli, al confronto.

Le sigle di categoria chiedono, una volta per tutte, la sottoscrizione di accordi unitari per la fornitura dei servizi di autotrasporto. Accordi che servirebbero a garantire equità nei rapporti e scongiurare fenomeni di distorsione tra le imprese coinvolte, che non possono più prescindere dal recupero delle somme già avanzate dalle aziende, nel rispetto delle norme vigenti.

Secondo Confartigianato Trasporti, FAI Conftrasporto, SNA Casartigiani, ANITA, CNA, Fita Trasporti e FISI urge ripristinare un clima di fiducia, con le imprese, attraverso una serie di interlocuzioni costanti tra i commissari e le associazioni datoriali. Le sigle sono molto preoccupate per la difficoltà in cui versano le aziende dell’autotrasporto, soprattutto nello stabilimento tarantino, e per cui temono eventuali azioni di protesta del tutto incontrollate.

Le associazioni, inoltre, sottolineano il ruolo strategico svolto dalle imprese rappresentate per Adi. Quest’ultime proseguiranno le proprie attività solo in presenza di un accordo collettivo, stipulato tra i vertici aziendali e le sigle sindacali, che regoli una volta per tutte il settore dell’autotrasporto.

Confartigianato Trasporti

FAI Conftrasporto

SNA Casartigiani

ANITA – Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici

CNA Fita Trasporti

FISI – Federazione Italiana Spedizionieri Industriali

 

Cabina di regia per l’internazionalizzazione

Artigianato e piccole imprese contribuiscono in modo determinante ai numeri da record dell’export grazie anche allo sforzo congiunto da parte pubblica e privata per il rilancio della nostra presenza sui mercati internazionali. È quanto ha osservato il presidente di CNA, Dario Costantini, intervenendo alla Cabina di regia per l’internazionalizzazione, in rappresentanza anche di Confartigianato e Casartigiani, sottolineando il ruolo del sistema dell’artigianato e della piccola impresa.

“La capacità dell’export italiano – ha detto – e di resistere ai fattori di crisi si lega al modello di specializzazione produttiva del Paese. Un modello composto da imprese di piccola dimensione ma particolarmente dinamiche”.

CNA, Confartigianato e Casartigiani hanno presentato alla Cabina di regia le priorità delle piccole imprese. Al primo posto misure che favoriscano la partecipazione alle fiere, poi sostegni finalizzati ad esplorare nuovi mercati e a favorire relazioni commerciali con nuovi Paesi. Al terzo posto strumenti per accedere a linee specifiche di finanziamento per l’export.

Costantini ha riconosciuto che si sono rivelati di grande aiuto gli interventi di supporto messi a punto da Maeci e Agenzia ICE. “Le collettive italiane presso le più importanti fiere internazionali risultano strategiche per le nostre piccole e micro imprese, non solo per l’abbattimento dei costi di partecipazione, ma anche per i servizi di assistenza, il concept espositivo e l’immagine coordinata, che rappresentano il valore aggiunto per il successo delle imprese. Analogamente gli incoming di buyer in Italia presso i distretti artigiani e le azioni mirate sulla grande distribuzione e su quella al dettaglio hanno contribuito negli anni a favorire la presenza sui mercati esteri delle MPMI”.

È dunque importante dare continuità a questi strumenti, potenziandoli e migliorandoli per rendere sempre più competitivo il nostro sistema di imprese e consolidare i risultati. Dobbiamo quindi mantenere alto il sostegno a favore delle imprese esportatrici, prevedendo inoltre azioni collaterali, come peraltro già si stanno realizzando, di formazione all’internazionalizzazione.

 

Sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL Area Legno Lapidei

Roma 06.03.2024_ Ieri sera CASARTIGIANI e le altre Associazioni artigiane hanno sottoscritto con Fillea-Cgil, Filca-Cisl, e Feneal-Uil, l’accordo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area Legno Lapidei, scaduto il 31 dicembre 2022. Il CCNL appena rinnovato ha vigenza quadriennale e scadrà il 31 dicembre 2026.
L’intesa si applica a più di 20mila imprese artigiane, piccole e medie nonché a oltre 80mila lavoratori dei settori del Legno Arredamento e Mobili e Lapidei, Escavazione, Marmo. Prevede un incremento a regime, a livello D (di addensamento), pari a 180 euro lordi per il settore del Legno imprese artigiane, e a 181 euro per il settore del Legno-Pmi. Per il settore dei Lapidei-imprese artigiane l’incremento mensile a regime calcolato sul livello 5° è pari a 189 euro lordi, mentre per il settore dei Lapidei-Pmi, l’incremento mensile a regime calcolato sul livello 5° è pari a 191 euro.
Gli aumenti concordati saranno erogati con le seguenti tranches:

  • Legno – Imprese artigiane: 55 euro dal 1° marzo 2024, 50 euro dal 1° gennaio 2025, 40 euro dal 1° gennaio 2026, 35 euro dal 1° ottobre 2026.
  • Legno-Pmi: 55 euro dal 1° marzo 2024, 50 euro dal 1° gennaio 2025, 40 euro dal 1° gennaio 2026, 36 euro dal 1° ottobre 2026.
  • Lapidei-Imprese artigiane: 55 euro dal 1° marzo 2024, 50 euro dal 1° gennaio 2025, 40 euro dal 1° gennaio 2026, 44 euro dal 1° ottobre 2026.
  • Lapidei-Pmi: 55 euro dal 1° marzo 2024, 50 euro dal 1° gennaio 2025, 40 euro dal 1° gennaio 2026, 46 euro dal 1° ottobre 2026.

Infine a integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 130 euro da erogare in due tranche. La prima di 65 euro con la retribuzione del mese di aprile 2024, la seconda di 65 euro con la retribuzione del mese di maggio 2024.

Semplificazioni per attività artigiane, Zangrillo ‘così rilanciamo sviluppo Paese’

Avviare un’impresa artigiana diventa più semplice. Il Dl Pnrr, approvato dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, individua 45 attività liberamente esercitabili, abbattendo tempi e costi della burocrazia.

La platea dei soggetti che ne possono beneficiare è vastissima: falegnami, imbianchini, piastrellisti e carpentieri, ma anche sarti e vetrinisti, nonché i nuovissimi professionisti del web e del mondo digitale, come graphic designer o produttori di software. Per decine di migliaia di attività viene eliminato qualunque tipo di adempimento, mentre per altre – come calzolaio, corniciaio, fabbro, tornitore del legno o gastronomo – restano fermi solo quelli in materia ambientale, di salute e di sicurezza previsti in base alle attrezzature utilizzate. Sono fatte salve le competenze regionali ed è prevista la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali.

“Rendere più snella la Pubblica amministrazione non significa soltanto realizzare il Pnrr, che ci impone di semplificare 600 procedure entro il 2026. Vuol dire renderla anche più veloce ed efficiente e contribuire così alla ripartenza del Paese, alla sua crescita e al suo sviluppo”, afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, secondo il quale “la semplificazione è un tema importantissimo per guardare con ottimismo al futuro della nostra organizzazione e al rapporto tra quest’ultima e cittadini e imprese”.

Un esempio: fino ad ora per l’avvio di una falegnameria erano necessari una ottantina di adempimenti, per lo più prassi prive di fondamento giuridico. Oneri amministrativi a carico delle imprese che vengono ridotti uniformando il quadro normativo ed eliminando il titolo abilitativo per l’avvio delle attività. L’intervento riduce in modo drastico gli adempimenti, con un risparmio medio di oltre 2mila euro. Il titolo abilitativo, la cosiddetta Scia con i relativi allegati, viene eliminato anche per il calzolaio – per fare un altro esempio – azzerando i tempi e abbattendo i costi per l’avvio dell’attività. Costi ‘burocratici’ azzerati anche per l’apertura di una sartoria.

Il decreto estende inoltre l’uso della Piattaforma nazionale introdotta durante la pandemia da Covid-19 per il pass verde anche ad altre certificazioni sanitarie, che vengono digitalizzate e rese così interoperabili, a vantaggio dei cittadini ma anche di Aziende Sanitarie Locali, farmacie e medici di medicina generale, in Italia e in tutti i Paesi che aderiscono all’Oms.

Le semplificazioni contenute nel decreto sono state messe a punto dal Tavolo tecnico dell’Agenda per la semplificazione. Costituito dal Dipartimento della Funzione pubblica, fanno parte del Tavolo rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’Anci, dell’Upi, del Ministero delle imprese e del made in Italy e di associazioni di categoria come Confartigianato, Cna e Casartigiani.

L’intervento contribuisce al conseguimento degli obiettivi della Missione M1C1-60 del Pnrr, che richiede la semplificazione entro quest’anno di 200 procedure. Con l’intervento odierno, sono oltre un centinaio quelle già entrate in vigore in materia di autorizzazioni ambientali, energie rinnovabili ed economia verde; licenze edilizie e riqualificazione urbana; infrastrutture digitali; appalti pubblici.

“Eliminare tutti gli adempimenti che oggi rappresentano soltanto un eccesso di attività, privo di valore aggiunto sia per il sistema impresa sia per la Pubblica amministrazione, significa trasformare la burocrazia da ostacolo in opportunità – sottolinea il Ministro Zangrillo –. Lo stiamo facendo condividendo questo percorso con tutte le amministrazioni e le associazioni di categoria, non al chiuso dei nostri uffici. Un lavoro, nuovo anche nel metodo, che è fondamentale per rendere il nostro sistema produttivo più competitivo”.

Fonte: sito Ministero per la Pubblica Amministrazione

Incontro Casartigiani con le imprese per la chiusura dello svincolo autostradale A19 Termini Imerese

𝗜𝗻𝘀𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼 𝗧𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗼 – 𝗕𝗿𝗶𝗻𝗱𝗶𝘀𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗖𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝗼.

La direttrice di Casartigiani Taranto Rosita Giaracuni è stata nominata tra i nuovi consiglieri del Consiglio camerale.

𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗚𝗶𝗮𝗿𝗮𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗹’𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, dopo anni di incertezza per le imprese. Infatti, la Camera di Commercio è la casa delle associazioni, assicura la pluralità di vedute di diverse categorie e di opinioni spesso contrastanti di operatori del medesimo settore. Inoltre, assicura quel dialogo democratico che è espressione della pluralità imprenditoriale e che caratterizza il nostro territorio. Non solo, la Camera di Commercio garantisce servizi fondamentali per le imprese e le supporta, a maggior ragione, in questo difficile periodo economico.

𝑪𝒂𝒔𝒂𝒓𝒕𝒊𝒈𝒊𝒂𝒏𝒊 𝑻𝒂𝒓𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒖𝒈𝒖𝒓𝒂 𝒂𝒍 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 P𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒖𝒏 𝒃𝒖𝒐𝒏 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐, con la speranza che si possa fare fronte, con serietà e massimo impegno, alle grandi sfide che attendono il territorio tarantino.

Casartigiani Treviso a congresso per il rinnovo di assemblea e direttivo

Il presidente di Casartigiani Franco Storer traccia le priorità per i prossimi cinque anni: «Ricambio generazionale, digitalizzazione, transizione ecologica e politiche europee sono le sfide del futuro anche per le le piccole e medie imprese»

Treviso, 28/02/2024 – Una nutrita rappresentanza dei 1500 associati del mandamento trevigiano domenica scorsa, 25 febbraio 2024, ha partecipato all’undicesimo congresso generale dell’associazione Artigianato Trevigiano – Casartigiani Treviso. L’appuntamento, in programma a cadenza quinquennale, è stato l’occasione per illustrare alla base i risultati raggiunti, rinnovare gli organismi statutari e definire le strategie per il futuro.

Sono intervenuti in particolare il direttore Salvatore D’Aliberti, il presidente onorario Giorgio Grosso e il presidente Franco Storer. Il mandamento trevigiano offre servizi, consulenza e rappresentanza alle pmi artigiane e ai privati nel territorio del capoluogo, nell’hinterland con una presenza capillare in gran parte dei comuni della cintura urbana (con sedi a Treviso, Paese, Spresiano, Roncade e Preganziol), nell’area della Castellana e del Montebellunese. L’associazione (a cui si aggiungono, in provincia di Treviso, anche le collegate di Oderzo, Pieve di Soligo e Conegliano) è confederata con il sistema associativo regionale di Casartigiani Veneto (11.500 associati) di cui rappresenta uno dei perni fondamentali.

«Fino allo scorso anno la nostra associazione di Treviso» ha ricordato il presidente Franco Storer nella sua relazione introduttiva «a livello Casartigiani regionale, era la più rappresentativa sia in termini numerici che di servizi: contiamo di mantenere questo standard anche per i prossimi anni. Il ruolo di Treviso è stato fondamentale, e ritengo lo sia ancora. I nostri dirigenti artigiani e dei nostri funzionari si sono prodigati in questi anni per garantire al sistema Casartigiani una presenza capillare nel territorio, svolgendo un ruolo attivo anche nell’allargamento a nuove realtà in provincia di Belluno e nel Miranese».

Nell’ultimo anno le imprese artigiane in provincia di Treviso, stando ai dati della Camera di Commercio, attestandosi a quota 22.023 totali al 31/12/2023, sono calate del 2,7% rispetto al 2022 e continuano comunque a rappresentare il 28% del mondo produttivo provinciale. «Il calo demografico delle aziende ci preoccupa» commenta Storer «e lo scoppio della guerra in Ucraina, condizionando il lavoro di molte aziende che commerciavano con la Russia, non ha certo aiutato. Inoltre le recenti decisioni di rivedere i bonus fiscali rischiano di mettere in difficoltà comparti di peso della nostra economia. Anche sul fronte della pressione fiscale, lo scenario è tutt’altro che roseo. Per i prossimi 5 anni, dopo le gravi difficoltà della pandemia, la strada non sarà certo in discesa»

In una congiuntura economica caratterizzata ancora da luci e ombre, Casartigiani Treviso è pronta a cogliere le sfide del futuro: «Per tutelare l’importante patrimonio rappresentato dalla piccole e medie imprese» prosegue il presidente «sarà fondamentale affrontare alcune sfide cruciali. Lavoreremo per garantire un rinnovo generazionale nelle nostre imprese, agevolando l’inserimento dei giovani nelle aziende, anche considerando l’avvento delle nuove tecnologie digitali; nell’accompagnare e sostenere le aziende che operano nei settori coinvolti dalle politiche di sostegno alla transizione ecologica; saremo parte attiva nel recupero delle attività dei centri storici, aiutando le imprese a ripopolare le città svuotate. Tra i nostri obiettivi anche quello di recuperare e ammodernare i centri di formazione e affrontare in maniera decisa le tematiche europee, sulle quali esprimiamo le nostre più ferme perplessità, a partire dalle eccessive liberalizzazioni che rischiano di strangolare il nostro tessuto produttivo».

A margine della relazione del presidente Storer, sia il direttore D’Aliberti, che il presidente onorario Grosso hanno sottolineato come il modello della concertazione e della rappresentanza abbia garantito negli anni importanti vantaggi alle imprese artigiane, in termini di servizi e tutele. Il congresso, in vista del rinnovo della presidenza nelle prossime settimane, ha provveduto al rinnovo del direttivo, nel quale siedono artigiani, imprenditori e funzionari in rappresentanza delle categorie e del territorio. Questi sono i 25 componenti: Franco Storer, Salvatore D’Aliberti, Luigino Benetton, Giuseppe Bordignon, Fabio Calzavara, Luca Canal, Luca Canzian, Umberto D’Aliberti, Vincenzo Dal Zilio, Ottavino Dotto, Fabio Fadel, Claudio Galliazzo, Nicola Girotto, Carla Magoga, Marzia Mantellato, Maria Martini, Fabio Mazzon, Fabio Storer, Alessandro Torresan, Antonio Vicini, Carla Zaia, Paolo Zaia, Ivano Zanatta, Fabio Zanette, Daniele Zottin.

Il presidente di Casartigiani Treviso Franco Storer

NOTA STAMPA CONGIUNTA

TARANTO – 28.02.2024 – Le rappresentanze pugliesi di Confartigianato Trasporti, Sna-Casartigiani, Fai-Conftrasporto e Anita-Confindustria hanno incontrato Adolfo Urso e il Commissario Quaranta.

Ieri mattina il titolare del Ministero delle Imprese e Made in Italy è giunto al Palazzo del Governo, in via Anfiteatro a Taranto, per incontrare le associazioni datoriali e i sindacati coinvolti nella vertenza ex Ilva. Le associazioni dell’autotrasporto hanno ribadito la complicata situazione in cui versano le aziende che lavorano per il siderurgico. Queste ultime, a oggi, si trovano nell’impossibilità di continuare a fornire i propri servizi perché hanno la necessità di recuperare i propri crediti, così come la regolarità contributiva e fiscale prevista per legge.

Come emerso in maniera trasversale, non è possibile garantire la continuità produttiva dell’acciaieria senza salvaguardare le imprese dell’indotto e dell’autotrasporto, che finora si sono sobbarcate – in condizioni tutt’altro che facili – l’onere di assicurare il funzionamento degli impianti, l’approvvigionamento di materie prime e la consegna di prodotti. Le misure contenute nei decreti sin qui emanati dal Governo non appaiono sufficienti: il sistema attualmente previsto infatti, incentrato sulla previsione di garanzie agevolate, non consente l’accesso al credito della maggior parte delle imprese, allo stato in una situazione di “non bancabilità”.

Queste, pertanto, le richieste avanzate dalle associazioni:

  1. vincolare quota parte delle risorse stanziate con il decreto per il commissariamento dell’ex Ilva al pagamento integrale dei crediti vantati dalle imprese di trasporto fornitrici di Acciaierie d’Italia, prevedendo un fondo ad hoc con ristori certi per l’indotto che ottenuta la liquidità garantirebbero l’operatività a salvaguardia della continuità aziendale dell’acciaieria. A tal fine, si auspica che vada a buon fine l’ipotesi, annunciata nel corso della riunione dal Ministro Urso, di utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia, attraverso la surroga dei debiti con un limite economico che non prefigurerebbe gli aiuti di Stato. Nella definizione delle soglie di intervento si dovrebbe avere adeguato riguardo al mondo dell’autotrasporto le cui aziende hanno costi fissi di gestione che nella fattispecie assorbono già circa l’80 % del fatturato;
  2. assicurare tanto alle imprese contraenti dirette quanto a quelle che operano in subappalto o sub- vezione la sospensione degli oneri previdenziali e fiscali per il periodo di amministrazione straordinaria, garantendo in ogni caso la regolarità del DURC (obbligatorio per le aziende di trasporto) così da consentire loro di continuare a lavorare, avendo riguardo alla totalità delle imprese operanti lungo la filiera, anche sotto il profilo della collocazione geografica di estensione dell’indotto, ben più vasta rispetto a quella a ridosso degli stabilimenti;
  3. insediare un tavolo permanente di confronto tra il Commissario, la governance aziendale e le principali associazioni di categoria per garantire, da ora in avanti, una gestione trasparente e corretta dei rapporti commerciali con le imprese fornitrici, a partire dalla revisione dei meccanismi che sovraintendono all’assegnazione dei servizi di trasporto tramite la piattaforma In particolare, occorre lavorare in direzione di contratti standard che prevedano non solo tariffe trasparenti e adeguate ma anche una corretta gestione dei rapporti di subappalto e sub-vezione, troppo spesso proliferati senza controllo negli ultimi anni, puntando altresì a recuperare le tante piccole imprese del territorio espulse dal ciclo produttivo nel corso dell’ultima gestione tramite inserimento di una clausola sociale.

Le associazioni a tal proposito sottolineano l’importanza di addivenire alla sottoscrizione di accordi unitari relativi alla fornitura dei servizi di autotrasporto, che possano garantire equità nei rapporti e scongiurare fenomeni di distorsione tra le imprese coinvolte;

  1. prevedere adeguati ammortizzatori sociali per i dipendenti delle imprese coinvolte nella crisi, prestando attenzione alla copertura anche di tutte le imprese che lavorano in subappalto o sub-

Le suddette associazioni lanciano infine un accorato appello all’unità degli autotrasportatori: in questa fase così delicata della vertenza l’azione comune è l’unica garanzia per scongiurare il ripetersi delle incresciose situazioni dell’ultimi anni, che proprio nella prassi delle trattative ad-personam e nella capacità della committenza di frammentare la rappresentanza collettiva hanno trovato sponda e occasione di proliferare a danno dell’intera categoria

 

Confartigianato Trasporti Puglia SNA-Casartigiani Puglia FAI-Conftrasporto Puglia ANITA-Confindustria Puglia

 

Edilizia: “Patente a crediti” Dissenso di CASARTIGIANI al tavolo delle Parti Sociali

Roma 27 febbraio 2024 – CASARTIGIANI esprime netta contrarietà riguardo l’istituzione della “patente a crediti” come sistema di qualificazione obbligatorio per imprese e lavoratori autonomi delle costruzioni.  Un meccanismo che non garantisce i necessari livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro ed introduce inutili duplicazioni dei costi conseguenti agli adempimenti connessi.

E’ quanto dichiarato da CASARTIGIANI intervenuta ieri alla riunione delle Parti Sociali a Palazzo Chigi su salute e sicurezza ed a seguito della avvenuta approvazione nel Consiglio dei Ministri del pomeriggio del Decreto del nuovo Decreto Legge sul PNRR contenente anche importanti misure sul lavoro e sulla sicurezza.

Si rimane fermamente convinti che, in primo luogo, si debbano rendere applicabili ed efficaci gli strumenti esistenti che il Testo Unico contiene e, solo dopo un serio monitoraggio dei risultati, si possano rivedere le modalità e i criteri di verifica.

Un’efficace gestione della prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro non si ottiene, secondo il parere di CASARTIGIANI, con la semplice duplicazione di costosi obblighi documentali a carico delle imprese, ma attraverso un serio impegno di tutto il Sistema della Prevenzione.

Le imprese per rafforzare le proprie azioni di prevenzione hanno bisogno di un contesto e di un quadro normativo più favorevoli. Riteniamo pertanto che l’obiettivo di miglioramento della prevenzione sia perseguibile anche puntando ad una sburocratizzazione normativa senza indebolire il livello di tutela, fondata su una applicazione reale e non meramente documentale degli obblighi di prevenzione, e consentendo a tutte le tipologie di impresa di avere regole proporzionate.

L’auspicio, quindi, è che i lavori dei tavoli settoriali annunciati dal Ministro Calderone e la discussione in Parlamento per la conversione in Legge del Decreto potranno giungere ad una radicale modifica della misura, soprattutto in questo momento congiunturale così negativo per il settore edile e per le microimprese in particolare.

Welfare integrativo e contrattazione, accordo tra imprese artigiane e sindacati

CNA-CONFARTIGIANATO- CASARTIGIANI-CLAAI – CGIL-CISL-UIL ABRUZZO

Pacchetto di misure a favore di lavoratori e imprese, interessati circa 65 mila dipendenti

Pescara – Sicurezza sul lavoro, ammortizzatori sociali, formazione continua, sanità integrativa e welfare aziendale; sono i temi portanti dell’Accordo regionale interconfederale sulla bilateralità e la contrattazione di secondo livello sottoscritto il 9 febbraio scorso tra le forze datoriali del mondo dell’artigianato (Casartigiani, Claai, Cna e Confartigianato), e i sindacati dei lavoratori abruzzesi (Cgil, Cisl, Uil). Il nuovo strumento è stato presentato oggi (22 febbraio 2024) nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Ebrart, alla quale hanno partecipato Fabrizio Vianale (presidente Ebrart), Silvio Calice (Cna), Daniele Di Marzio (Confartigianato), Federico Del Grosso (Claai), Dario Buccella (Casartigiani), Franco Rolandi (Cgil), Giovanni Notaro e Riccardo Gentile (Cisl), Michele Lombardo e Valerio Camplone (Uil), Flaviano Montebello (Opra).

L’accordo decorrerà dal primo marzo 2024 e resterà in vigore fino al 29 febbraio del 2028, ed esplicherà i suoi effetti su circa 27.400 aziende del settore artigianale, con circa 65mila lavoratori dipendenti. È la prima volta che l’artigianato abruzzese si dota di un accordo di secondo livello, che consentirà alle imprese – da una parte – di calibrare i contratti in base alle proprie specificità, e ai lavoratori di accedere agli strumenti del welfare aziendale, riconfermando il ruolo centrale della bilateralità che in Abruzzo è gestita all’Ebrart di cui fanno parte Cna, Confartigianato, Claai e Casartigiani per quanto concerne la parte datoriale, Cgil Cisl e Uil per quanto riguarda la rappresentanza sindacale.

L’accordo, dal quale sono escluse le imprese di costruzioni, si rivolge una platea potenzialmente molto ampia di interessati, visto che i settori coinvolti spaziano dall’alimentare-panificazione all’autotrasporto; dal tessile alla chimica ceramica; dalla comunicazione al legno e lapidei; dalla meccanica al cine-audiovisivo; dall’acconciatura ed estetica ai servizi di pulizie; fino al noleggio bus, sempre limitatamente alle imprese artigiane.

Nella prima fase di attuazione le Parti sociali si incontreranno entro ottobre 2024 per una verifica sull’andamento della contrattazione di secondo livello in tutti i settori interessati. Successivamente, la verifica prevede due step annuali (a giugno e dicembre). L’intesa è «caratterizzata da una grande attenzione alle esigenze delle aziende, delle lavoratrici e dei lavoratori» oltre che dal riconoscimento delle gravi difficoltà incontrate dal mondo della micro impresa durante gli anni della pandemia e dei tanti sacrifici compiuti da imprenditori e lavoratori per garantire l’attività delle proprie aziende. Su queste premesse, le forze firmatarie intendono proseguire nel lavoro svolto, potenziandolo attraverso la struttura dell’Ebrart, offrendo nuove prestazioni e attività integrative individuando interventi di sostegno per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti, delle imprese e dei loro familiari.

Tra le scelte messe in campo spiccano quelle destinate a potenziare e integrare il welfare aziendale e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In relazione all’ultimo aspetto le Parti sociali individuano in Opra l’organismo preposto «al potenziamento e miglioramento dell’azione di prevenzione, rafforzando gli investimenti e gli accordi con gli organi istituzionali competenti», e sottolineano l’opportunità di implementare anche l’offerta «di assistenza sanitaria integrativa attraverso il fondo San.Arti.». Infine, anche alla formazione viene dedicata attenzione specifica attraverso gli strumenti messi in campo dal sistema di Fondartigianato (Fondo Artigianato Formazione), per valorizzare le risorse umane attraverso la promozione e realizzazione di piani formativi aziendali.

 

 

PNNR: strumenti agevolativi regionali per le imprese green e digitali

Finanziamenti dal Pnnr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e agevolazioni per le imprese green e digitali: questo è stato il focus dell’evento organizzato ieri, da Confindustria Foggia, nella Sala Convegni Fantini. È stato un incontro molto stimolante perché ha permesso di conoscere, più da vicino, gli strumenti agevolativi nazionali e regionali, della programmazione 2021/2027, che interessano le aziende. Antonello Ramunno, direttore di Casartigiani Foggia, ha partecipato in qualità di rappresentante di Casartigiani Puglia. Inoltre, hanno preso parte ai lavori l’ingegnere Eliseo Zanasi, l’assessore regionale Alessandro Delli Noci, il Presidente dell’Ordine dei commercialisti Giuseppe Senerchia, il direttore di Puglia Sviluppo Antonio De Vito e i consulenti di Confindustria Foggia Gioacchino Colonna e del Benedetto Fanelli.

 

Gli agricoltori madoniti: “uniti per difendere la nostra terra e i nostri diritti”

Si è svolto, qualche giorno fa, una protesta pacifica degli agricoltori madoniti che, con cortei partiti da diverse zone del palermitano, si sono congiunti in un’unica colonna di mezzi che ha fatto tappa allo svincolo autostradale di Tremonzelli, a Castellana sicula (Palermo), destinazione finale della manifestazione.

Qui gli agricoltori in protesta hanno creato un presidio.

Gli agricoltori attendono risposte alla vertenza, nonostante l’istituzione del tavolo di crisi, perché hanno paura di non poter più lavorare come hanno sempre fatto, di non riuscire a far fronte ai costi di produzione sempre maggiore e al calo dei prezzi.

In questo contesto di protesta, un nostro artigiano madonita, nonché valido socio di Casartigiani, si è distinto per la sua alta sensibilità, già molto conosciuto ed apprezzato per le sue prelibatezze dolciarie e pasticcere, donando agli agricoltori riuniti in protesta, un dolce tipico delle Madonie – lo sfoglio.

Maurizio Paolo di Gangi aveva una minuscola pasticceria conosciuta soltanto dai locali quando, scoperta da un giornalista della zona, ha ricevuto il premio “best in Sicily 2013” quale migliore pasticceria.

Nell’anno 2000 si mette in proprio e nasce “dolcezze delle Madonie”, lui in effetti è un artigiano della pasticceria poiché tutti i suoi prodotti sono fatti seguendo la tradizione e le tecniche apprese in famiglia fin da piccolo.

Le materie prime utilizzate sono tutte rigorosamente locali esaltando i sapori dei suoi dolci.

Maurizio, infine, è stato tra i protagonisti del grande evento organizzato nel 2020 da Dolce & Gabbana nelle Madonie a Polizzi Generosa, città natale di Domenico Dolce, infatti, Nicola Fiasconaro, il famoso maestro pasticcere di Castelbuono, a dimostrazione della stima che Maurizio gode anche tra i colleghi, lo ha voluto con sé, insieme ad altri pasticceri, per la realizzazione di mini sfogli per l’evento organizzato da Dolce & Gabbana.

Casartigiani si congratula con Quaranta

Taranto – Auguriamo un buon lavoro al commissario Quaranta, confidando nella sua visione esperta, nelle doti professionali e qualità umane frutto della sua pluriennale esperienza. Queste le dichiarazioni di Stefano Castronuovo coordinatore regionale Casartigiani Puglia che apprende, con grande soddisfazione, la nomina del nuovo commissario straordinario di Acciaierie d’Italia spa, l’ingegnere pugliese Giancarlo Quaranta

Ci auguriamo – aggiunge Castronuovo – che questa nuova stagione possa segnare, finalmente, una svolta positiva in questa intricata vicenda che coinvolge le imprese dell’indotto».

Castronuovo ribadisce che Casartigiani rappresenta l’80% delle imprese dell’autotrasporto dell’indotto, ovvero centinaia e centinaia di famiglie il cui destino è appeso a un filo. Continua il coordinatore regionale: «Auspichiamo, pertanto, che col commissario possa istituirsi finalmente un tavolo permanente, che abbiamo già sollecitato durante lo scorso confronto a Palazzo Chigi. Un tavolo costante in cui sia le associazioni maggiormente rappresentative sia le istituzioni possano definire, una volta per tutte, i futuri rapporti contrattuali, i tempi di pagamento e le garanzie di affidamento dei servizi dell’autotrasporto.

Crisi ex ILVA: forte preoccupazione per l’indotto delle acciaierie di Taranto. Richieste al Governo soluzioni rapide

Roma 20 febbraio 2024: SNA CASARTIGIANI, Fai Conftrasporto, Confartigianato trasporti sono state convocate ieri sera a Roma, insieme al tavolo dell’indotto, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, per l’incontro a Palazzo Chigi sulla crisi di Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Durante il confronto, le associazioni hanno rimarcato la preoccupazione per la sopravvivenza delle imprese dell’indotto per l’avvento dell’Amministrazione straordinaria e dell’eventuale possibilità del concordato con riserva, messa in pista nelle ultime ore da Acciaierie d’Italia.

Le associazioni datoriali ricordano che lo stato di salute delle imprese dell’indotto è ormai ai minimi storici. Più volte è stato richiesto di far fronte comune, specialmente e soprattutto per il comparto dell’autotrasporto. Proposte disattese, dal momento in cui i decreti-legge emanati dal Governo non corrispondevano alle esigenze del comparto che, a oggi, resta la categoria più debole dell’indotto, viste le caratteristiche del servizio che prevede l’anticipazione dei costi pari all’80%.

Le associazioni chiedono che la vertenza abbia respiro nazionale e non venga circoscritta allo stabilimento di Taranto, l’istituzione di un fondo ad hoc per dare ossigeno alle imprese, la sospensione del pagamento degli oneri previdenziali e contributivi oltre che dell’IVA allo scopo di garantire il rilascio del durc alle imprese. Si apprende, con favore, l’intenzione del Governo di aprire un tavolo permanente al fine di assicurare un confronto costante ed efficace e soprattutto per non perseverare negli errori del passato.

Certe dell’interesse del socio pubblico nella vertenza Adi, le associazioni datoriali confidano in un intervento rapido e risolutivo del Governo.

Crisi Acciaierie d’Italia, l’allarme dell’autotrasporto: “il comparto è al collasso”

Le principali associazioni di categoria dell’autotrasporto rilevano il totale disinteresse che Acciaierie d’Italia Spa ha dimostrato nei confronti del comparto: le imprese, anche a seguito di un focus svolto lo scorso venerdì, confermano di versare in gravi difficoltà a seguito dei mancati pagamenti che si stanno accumulando da mesi.

Il grido d’allarme lanciato già dall’ottobre scorso è rimasto inascoltato.

La questione riveste evidentemente carattere nazionale e coinvolge una molteplicità di aree del paese (Marghera, Taranto, Novi Ligure, Genova, Padova, Racconigi, Paderno…) con imprese che da Nord a Sud Italia hanno lavorato per Acciaierie d’Italia SpA assicurando il mantenimento del ciclo produttivo e accumulando milioni di euro di crediti. Dallo stabilimento di Taranto, in particolare, giungono notizie contrastanti e non confermate circa pagamenti effettuati in favore di pochissime imprese, in spregio a qualsivoglia principio di equità e proporzionalità.

Ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, da AdI ai vari Dicasteri, allo scopo di evitare che quanto già accaduto in precedenza con l’ex Ilva si ripeta con lo stesso, identico, copione che ha visto centinaia di aziende di trasporto costrette a chiudere i battenti o ad attivare intricati contenziosi per sperare di ricevere il giusto compenso per il lavoro prestato.

Auspichiamo un intervento economico importante al fine di dare respiro alle imprese del comparto: un intervento straordinario a fronte di una straordinaria situazione di crisi. Una crisi la cui genesi non può certamente attribuirsi a chi ha sempre svolto il proprio compito con puntualità e serietà.

Ribadiamo fin da ora la necessità di un tavolo permanente di confronto con le Organizzazioni maggiormente rappresentative per la gestione, anche futura, delle relazioni industriali tra azienda e fornitori dei servizi di trasporto, all’insegna della trasparenza e della correttezza che da troppo tempo sono venute a mancare

PROGETTO ORIENTAMENTO SCUOLE SUPERIORI

(tratto da Il Cittadino di Lodi)

l consiglio finale è anche quello forse meno tecnico.

Ergo «sognate sempre e in grande». Accanto ai consigli, però, c’erano i numeri – le aziende e le assunzioni previste – e le competenze ricercate, ma anche i casi concreti, come «l’azienda che produce pannelli solari e che vorrebbe insediarsi in una grande area del Lodigiano a patto che trovi 150 tecnici».

L’Unione Artigiani e Imprese Lodi all’IIS Volta di Lodi, ieri, per aiutare i giovani delle classi seconde alle prese con la scelta dell’indirizzo per il triennio successivo a orientarsi nel mercato del lavoro. Accolti dal dirigente Marco De Giorgi, Mauro Sangalli, segretario dell’Unione Artigiani, e Paolo Maccagni, ex docente del Volta e imprenditore. Nel ritratto economico, l’evoluzione della geografia delle imprese complessive attive in Provincia tra il 2008 e il 2023 – passate dalle 15081 alle 14068, con un delta   di oltre mille imprese – e di quelle artigiane, che al terzo trimestre 2023 erano 4913 rispetto alle 6338 del 2008. In cima ai settori più rappresentati nella geografia generale delle imprese commercio e servizi (47 per cento) e costruzioni (26 per cento), mentre in quella delle imprese artigiani ci sono le costruzioni, con il 48 per cento. «Gli imprenditori hanno necessità di costruire team efficaci, con persone dotate di iniziativa, creatività, responsabilità, capaci di rispettare le scadenze  e di lavorare in gruppo» ha aggiunto Sangalli, che ha messo in primo piano anche parole come sacrificio, umiltà, dedizione, conoscenza di una lingua straniera. Emersa in modo preponderante la tendenza dei ragazzi a scegliere l’indirizzo informatico, Sangalli e Maccagni hanno messo in luce la necessità impellente nel mondo del lavoro di oggi di figure tecniche, che le imprese fanno fatica a trovare. Sul tavolo delle riflessioni anche i numeri delle nuove opportunità di lavoro previste a dicembre 2023 in provincia di Lodi (830) e quelle prevista tra dicembre 2023 e febbraio 2024 (3560): solo il 5 per cento sono impiegati, il 39 per cento sono operai specializzati e conduttori impianti, il 27 per cento riguardano professioni commerciali e dei servizi, il 16 per cento dirigenti, specialisti e tecnici. In 50 casi su 100 le imprese – i dati sono  quelli del sistema informativo Excelsior – prevedono di aver difficoltà a trovare i profili desiderati.

Giovedì 8 febbraio l’evento dell’artigianato a Santeramo in Colle

BARI – Le aziende artigiane incontrano le istituzioni e la politica. Giovedì prossimo, 8 febbraio alle 17.30 alla Biblioteca comunale di Santeramo in Colle, si terrà il dibattito organizzato da Casartigiani Puglia in collaborazione con l’amministrazione comunale. Aprirà i lavori il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo e durante il confronto interverranno anche l’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo, il dirigente della sezione Formazione Regione Puglia l’avv. Monica Calzetta e il delegato di Casartigiani rapporti UNIBA Fabrizio Labarile.

Si accenderanno i riflettori su alcuni obiettivi riguardanti il sistema misto e le aziende e si porrà l’attenzione sulle possibilità di investimento nell’artigianato. Ci si interrogherà sulle prospettive dei giovani, in possesso di una qualifica professionale artigiana, e sul fattivo fabbisogno delle aziende di maestranze qualificate. Ancora, la Prorettrice di Bari, prof. Grazia Paola Nicchia, focalizzerà la sua attenzione sull’apporto dell’Università alla formazione nel settore e si discuterà sulla necessità di maggiore mano d’opera qualificata. Infine, Angelo Inglese titolare dell’omonima azienda, illustrerà le prospettive degli imprenditori artigiani.

 

Crisi Acciaierie d’Italia: dalle piccole imprese delusione per le misure del Governo.

Confartigianato, Casartigiani e CNA: gli strumenti al momento previsti non rispondono alle esigenze dell’indotto e dei trasportatori

BARI – 2 febbraio 2024 – “Apprezziamo la rapidità con cui il Consiglio dei ministri ha approvato nella giornata di ieri il nuovo decreto a tutela delle imprese coinvolte nella crisi di Acciaierie d’Italia. Tuttavia le soluzioni individuate non sono in linea con le esigenze espresse dal vasto mondo produttivo che rappresentiamo”.

Questo il giudizio di Confartigianato, Casartigiani e CNA della Puglia rispetto alle “Disposizioni urgenti a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria”, contenute nell’ultimo decreto licenziato dal CdM con l’obiettivo di trovare soluzioni nell’ambito della complessa crisi dell’ex-Ilva.

Secondo le tre associazioni di categoria, che hanno scritto ai Ministri Urso e Calderone, le soluzioni prospettate, in primis la possibilità per le aziende coinvolte nella crisi di usufruire del supporto del Fondo Centrale di Garanzia per richiedere prestiti per liquidità, non solo comportano “la trasformazione di un giusto credito per un lavoro svolto nell’ennesimo debito verso il sistema bancario”, ma sono concretamente inattuabili con riguardo alle piccole imprese, che – spesso proprio a causa dei ritardati pagamenti – non hanno adeguati parametri di bancabilità.

Occorre insomma percorrere altre vie. La richiesta è innanzitutto di continuare a lavorare nella direzione dell’integrale pagamento dei crediti sospesi, perché per le imprese artigiane e le piccole imprese, i cui flussi finanziari prevedono di norma l’anticipazione delle spese, la perdita, la riduzione, la postergazione e o anche il semplice ritardo nell’erogazione di quanto dovuto significherebbero inevitabilmente chiusura, con tutto quanto ne consegue in termini economici e sociali.

Soluzioni alternative, ma comunque subordinate a questa, possono prevedere sistemi di cessione di una parte dei crediti maturati, purché con adeguate garanzie e con la finalità di non gravare le imprese, già provate da questa situazione, con ulteriori oneri economici.
Se così non fosse, oltre che la loro sopravvivenza, sarebbe a serio rischio anche quella dello stabilimento siderurgico.

Infatti, “come chiaramente emerso in maniera trasversale e condivisa tra tutte le parti sociali in questi giorni, non è possibile garantire la continuità produttiva dell’acciaieria senza salvaguardare le imprese dell’indotto e dell’autotrasporto che finora si sono sobbarcate – in condizioni tutt’altro che facili – l’onere di assicurare il funzionamento degli impianti, l’approvvigionamento di materie prime, la consegna dei prodotti in uscita e quindi, in definitiva, la vita stessa degli stabilimenti”.

CASARTIGIANI in audizione al Senato sul Decreto Ex Ilva: Le problematiche dell’indotto vanno affrontate con assoluta priorità

Roma, 30 gennaio 2024 – “La volontà del Governo di rafforzare alcune misure già presenti nell’ordinamento a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, tra cui l’Ex Ilva, pur apprezzabile nella ratio, rischia di risultare inefficace per garantire la tutela della stragrande maggioranza delle imprese dell’indotto e degli autotrasportatori coinvolti”.

E’ quanto riferito dal Rappresentante di CASARTIGIANI, Il Coordinatore regionale della Puglia Stefano Castronuovo, intervenuto questa sera di fronte alla 9ª Commissione Industria del Senato in occasione dell’audizione sul provvedimento di conversione in legge del decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico.

CASARTIGIANI ha espresso crescente preoccupazione per la sorte di tutte le realtà produttive che collaborano con Acciaierie d’Italia S.p.A in particolare per ciò che concerne il recupero dei crediti da loro maturati nei confronti della committente.

Particolarmente delicata appare la situazione degli autotrasportatori pugliesi e della provincia di Taranto: trattasi per la stragrande maggioranza di aziende artigiane di piccola dimensione che operano in regime di mono committenza o quasi con l’acciaieria. Parliamo di circa 350 imprese di trasporto, coinvolte non di rado tramite il meccanismo della sub-vezione, delle quali circa 260 afferiscono al territorio tarantino.

Per loro, sottolinea Stefano Castronuovo, occorrono soluzioni immediate in grado di garantire il pagamento integrale dei crediti vantati alla data del 31 dicembre scorso, anche attraverso la costituzione di un fondo ad hoc, al fine di assicurare quella liquidità necessaria a consentire il proseguimento della fornitura dei servizi e quindi la continuità produttiva dello stabilimento.

Tra le altre proposte avanzate dalla Confederazione alla Commissione, nell’ipotesi di commissariamento, la possibilità di liquidare i crediti alle imprese di autotrasporto in maniera prioritaria, anche riservando a tale scopo quota parte delle risorse stanziate dal Governo e la possibilità di procedere alla cessione dei crediti vantati dalle imprese fornitrici dirette e in sub-vezione dietro loro certificazione.

CASARTIGIANI, ha infine richiamato l’attenzione della Commissione sulla opportunità di prevedere uno stanziamento ad hoc per il fondo FSBA – il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato – a supporto di misure di sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende artigiane dell’indotto Acciaierie d’Italia S.p.A., sia operanti con contratto diretto che in sub-appalto.

Conclusa l’assemblea pubblica di Casartigiani Taranto

TARANTO – Grande partecipazione per l’assemblea pubblica di Casartigiani Taranto. L’evento che si è svolto ieri, al Relais Histò, in Via Santandrea – Circummarpiccolo Taranto, è stata un’occasione per riflettere sulle problematiche del presente e affrontare con consapevolezza le sfide del futuro. Nel dibattito diviso in due sezioni, moderato dal giornalista di Antenna Sud Leo Spalluto, si sono alternati diversi interlocutori del panorama politico, del lavoro, del sindacato, dell’artigianato.

Hanno aperto i lavori il direttore di Casartigiani Pierpaolo De Angelis, che ha portato i saluti del Presidente nazionale Giacomo Basso e il responsabile di Casartigiani Autotrasporto Paolo Melfa. Quest’ultimi hanno espresso piena vicinanza alle imprese dell’artigianato e dell’autotrasporto e hanno anche illustrato il proficuo lavoro che si sta svolgendo, sul piano nazionale, per una maggiore tutela dei diritti e delle vertenze che riguardano entrambi i comparti.

Il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo ringrazia tutte le istituzioni intervenute e il numeroso pubblico in sala: «Ringraziamo le istituzioni – ha detto il coordinatore – i relatori, i soci e i cittadini che ci hanno onorati della loro preziosa presenza. È stato un momento di confronto molto importante, essenziale per progettare e proseguire insieme, ognuno con le proprie competenze, il futuro della nostra comunità. Senza confronto non c’è partecipazione, quest’ultima fondamentale per potersi migliorare. D’altronde, Casartigiani non smetterà mai di difendere e tutelare i diritti delle piccole e medie imprese, in ogni sede competente. Le aziende sono fondamentali perché rappresentano gran parte del tessuto economico e sociale del nostro Stato».

Orientare la comunità verso prospettive, alternative e strategie economiche differenti e che non dipendono unicamente dalla grande industria. In questa prima fase sono intervenuti il Senatore Mario Turco, gli onorevoli Dario Iaia, Patty L’Abbate, il consigliere del Presidente della Regione Puglia Cosimo Borraccino, i consiglieri regionali Massimiliano Di Cuia, Renato Perrini, Massimiliano Stellato e il vicesindaco di Taranto Gianni Azzaro. Anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, imprenditoriali e datoriali, quali il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Roberto Settembrini, il Segretario Generale CGIL Taranto Giovanni D’Arcangelo, Antonio Stasi per la Segreteria UIL e il Presidente di Confcommercio Taranto Leonardo Giangrande hanno espresso la loro visione di comunità, affrontando le problematiche e delle difficoltà degli imprenditori e dei lavoratori tarantini.

Molto incisivi quanto significativi gli interventi dei presidenti delle categorie di Casartigiani Taranto quali Giovanni Cianciaruso (categoria Ncc e Taxi), Ivano Mignogna (Estetica) e Pierpaolo Carabotta (Giovani imprenditori), che fotografano alla perfezione la situazione perché ogni giorno sono in prima linea. Cianciaruso ha spiegato quali sono i punti di forza ma anche le difficoltà di chi, come lui, opera attivamente nel turismo. Mignogna ha illustrato in toto il ruolo dell’artigiano nella comunità e Carabotta, invece, ha sottolineato il valore e le opportunità, derivanti dalla tecnologica e l’innovazione, che possono migliorare le imprese stesse.

Durante il secondo dibattito, dedicato a “Il futuro del settore tra rischi, tutele e riforme del lavoro”, sono intervenuti il coordinatore dell’EBAP Stefano Maggipinto, il coordinatore OPRA Puglia Cosimo Leone, il dirigente della sezione artigianato della Regione Puglia Francesca Zampano, il commercialista Marco Zappatore e il consulente Domenico Ricci. Gli interventi si sono focalizzati, nello specifico, sulle tutele e le convenienze dei CCNL artigianato fino alle opportunità dei Contratti Collettivi Nazionali del settore dell’artigianato. Qui, anche la direttrice di Casartigiani Taranto Rosita Giaracuni ha ringraziato tutti i presenti, sia sul palco sia tra il pubblico, e ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto, ogni giorno, anche nel settore della formazione dell’artigianato da ScuolArtigiani.

La giornata si è conclusa con l’assegnazione dei riconoscimenti alle aziende e alle start up associate, che finora si sono distinte negli anni e nel Tarantino per innovazione, professionalità, longevità e originalità.

 

Questo l’elenco dei premiati con le relative motivazioni:

  • Giovanni Cianciaruso, “Taranto in calessino”: Questo gruppo così tanto appassionato, dal 2017, mostra ai tanti cittadini, visitatori e stranieri una città diversa dal solito, intrisa di storia, meraviglia e bellezza. Cianciaruso è tra i promotori della riconversione della comunità, che punta essenzialmente al turismo e all’eco sostenibilità, attraverso i mezzi innovativi;
  • Debora Lippo, Panificio Marconi”: attività storica della provincia di Taranto. Cortesia, professionalità e qualità sono gli ingredienti essenziali che contraddistinguono gli artigiani di lunga stirpe. Questa famiglia, infatti, vanta una dinastia centenaria di panificatori, ormai baluardo della tradizione nostrana.
  • Sonia Cuscito, “Gsg Impianti”, Carosino: in un settore come quello dell’impiantistica termica prettamente maschile, Cuscito è riuscita lo stesso ad imporsi approntando grandi novità e ampliando la sua gamma di prodotti, con originalità e competenza
  • Simona Petralia, “Studio Uno Taranto Make Up”: È riuscita a distinguersi con professionalità e originalità in un settore in cui la concorrenza è molto vasta. Petralia offre, infatti, servizi ricercati e al passo con i tempi, attraverso la comunicazione marketing, operando con molto entusiasmo.
  • Cosimo Vestita, “Bottega Vestita”: Artigiano di lungo corso, Vestita è una delle icone nella provincia dell’artigianato artistico. Vestita incarna i valori della tradizione artistica artigiana italiana tanto ambita quanto apprezzata in tutto il mondo
  • Vito Ceci, “Elettrauto Ceci”: Ceci ha ereditato l’azienda di famiglia, che opera da oltre settanta anni nel Martinese. Nonostante abbia attraversato dei periodi bui, nella sua vita, non si è mai arreso perché ha affrontato ogni sfida con grande forza e resilienza
  • Oronzo Altimare, “L’azienda Altimare”: Oronzo è un giovane imprenditore che ha ereditato, dalla sua famiglia, l’azienda di autotrasporto. Non con poche difficoltò, è riuscito ad affermarsi nel Tarantino, con molta tenacia, coraggio e determinazione
  • Michela Capozza, “Salon Project Parrucchieri”: Per l’impegno profuso, in tutti questi anni, e aver trasmesso la passione artigianale ai propri figli. Quest’ultimi continuano, con professionalità, a tramandare anche attraverso la formazione “Hair Academy” costante gli insegnamenti della madre, circondandosi di giovani desiderosi di imparare il mestiere
  • Fabio Tagarelli, “Fondazione Taranto 25”: In tutti questi anni la Fondazione ha operato per la comunità attraverso azioni di sensibilizzazione e di promozione dei talenti. La Fondazione crede nella rinascita, in una città diversa e lo fa ogni volta che riconosce e valorizza le nostre eccellenze

 

 

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Incontri informativi sulla violenza domestica e di genere per Operatrici e Operatori del benessere.

 

Imprese artigiane: “Potenziare le misure per l’apprendistato professionalizzante”

Potenziare l’apprendistato professionalizzante per rispondere al mismatch tra domanda e offerta di lavoro. È quanto hanno sottolineato CNA, Confartigianato, e Casartigiani nel corso dell’audizione davanti alla undicesima Commissione della Camera sul Ddl lavoro che presenta elementi positivi ma anche alcune criticità da rimuovere come la disposizione in materia di salute e sicurezza, che collega la nomina del medico competente e la conseguente sorveglianza sanitaria alla valutazione dei rischi elaborata dal datore di lavoro. Si tratta di una disposizione in netta controtendenza rispetto alle esigenze di certezza del diritto di cui hanno bisogno le imprese.

Le organizzazioni delle imprese artigiane giudicano in maniera positiva le norme del Ddl in materia di risoluzione del rapporto di lavoro, che mirano a risolvere il problema delle cosiddette dimissioni per fatti concludenti, fornendo una risposta positiva contro gli abusi e l’incertezza giuridica.

CNA, Confartigianato e Casartigiani inoltre apprezzano l’intervento sul periodo di prova nei contratti a tempo determinato, così come l’istituzione dell’Osservatorio nazionale per i percorsi e le competenze trasversali e l’orientamento, con compiti di sostegno delle attività e monitoraggio e valutazione dei percorsi. Tuttavia sarà necessario che le parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale abbiano un ruolo significativo all’interno dell’Osservatorio per indirizzare e sostenere le politiche e i percorsi di avvicinamento dei giovani alla realtà produttiva.

Domenica 28 gennaio l’assemblea pubblica di Casartigiani Taranto

TARANTO – Una riflessione sulle problematiche del presente per affrontare con consapevolezza le sfide del futuro. Orientare la comunità verso prospettive, alternative e strategie economiche differenti e che non dipendono unicamente dalla grande industria. È questa la finalità dell’assemblea pubblica di Casartigiani Taranto, che si terrà domenica 28 gennaio al Relais Histò, in Via Santandrea – Circummarpiccolo Taranto. Il dibattito sarà moderato dal giornalista di Antenna Sud Leo Spalluto e si dividerà in due sezioni, in cui si alterneranno diversi interlocutori del panorama politico, del lavoro, del sindacato, dell’artigianato. L’inizio dei lavori è previsto alle 15.30: l’incontro si concluderà con la premiazione “Identità Artigiane”.

Nello specifico, dopo il welcome coffee, nella prima sessione “Futuro economico della provincia ionica” interverranno il direttore di Casartigiani Nazionale Pierpaolo De Angelis, il responsabile di Casartigiani Autotrasporto Paolo Melfa, il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo, la direttrice di Casartigiani Taranto Rosita Giaracuni e i presidenti delle categorie. Seguiranno gli interventi del Senatore Mario Turco, degli onorevoli Dario Iaia, Patty L’Abbate, Giovanni Maiorano, del consigliere del Presidente della Regione Puglia Cosimo Borraccino, dei consiglieri regionali Massimiliano Di Cuia, Vincenzo Di Gregorio, Renato Perrini, Massimiliano Stellato e del presidente della Provincia e sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Parteciperanno anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, imprenditoriali e datoriali: saranno presenti il Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Roberto Settembrini, il Segretario Generale CGIL Taranto Giovanni D’Arcangelo, Antonio Stasi per la Segreteria UIL e il Presidente di Confcommercio Taranto Leonardo Giangrande.

Durante il secondo dibattito, dedicato a “Il futuro del settore tra rischi, tutele e riforme del lavoro”, interverranno il coordinatore dell’EBAP Stefano Maggipinto, il coordinatore OPRA Puglia Cosimo Leone, il dirigente della sezione artigianato della Regione Puglia Francesca Zampano, il commercialista Marco Zappatore e il consulente Domenico Ricci. La giornata si chiuderà con l’assegnazione dei riconoscimenti alle aziende e alle start up associate, che finora si sono distinte negli anni e nel Tarantino per innovazione, professionalità, longevità e originalità.

Queste le parole di Castronuovo sulla finalità dell’assemblea: «Il nostro unico obiettivo è sempre stato anteporre la tutela e la difesa dei nostri lavoratori, così come denunciare le criticità ogni qual volta fosse stato necessario. E ora, più che mai, in questo particolare momento di crisi, le imprese hanno bisogno di risposte e di maggiore vicinanza delle istituzioni. Con la vertenza Taranto è in ballo il futuro e la sopravvivenza, non solo di un determinato comparto, ma dell’intera città. Noi ci siamo e stiamo lavorando su tutti i livelli istituzionali, dal provinciale fino al nazionale, affinché il territorio possa sviluppare tutte le sue vocazioni e dipendendo sempre e solo unicamente da sé stesso».

La cittadinanza è invitata a partecipare.

UNI ritira norma sui requisiti per attività professionale degli operatori degli impianti fotovoltaici. Soddisfazione delle Organizzazioni di rappresentanza dell’artigianato

Roma, 17 gennaio 2024 – E’ stato deliberato dall’UNI, lo scorso mese di dicembre, il ritiro della norma UNI CEI 11696:2017, che stabiliva i requisiti per l’attività professionale degli operatori degli impianti fotovoltaici.

La decisione dell’Ente Italiano di Normazione è solo l’ultimo, positivo risultato di una lunga serie di azioni ed interventi che le Organizzazioni artigiane di rappresentanza del settore, Confartigianato Impianti, CNA Installazione e Impianti, CASARTIGIANI Installazione Impianti, CLAAI, hanno posto in essere a tutela della qualificazione del lavoro impiantistico sicuro e della normativa di legge di riferimento, in particolare del Decreto Ministeriale n. 37/2008.

Sulla scorta della legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate, infatti, sono state emanate alcune norme tecniche e prassi di riferimento che non si armonizzano con la normativa di legge per l’accesso alla professione di installatore, rischiando di creare confusione sul mercato.

Le suddette Organizzazioni dell’artigianato, quindi, quali stakeholders di riferimento del settore, nell’apprezzare la decisione di UNI, proseguono, come di consueto, la propria collaborazione attiva con gli enti normatori, anche attraverso l’impegno profuso nei comitati tecnici, nella convinzione che il ruolo di UNI e CEI resti fondamentale per il complesso ambito dell’installazione impianti, al fine di definire le regole tecniche e gli standard applicativi per l’esecuzione dei lavori secondo la regola dell’arte.

Confartigianato Impianti

CNA Installazione e Impianti

CASARTIGIANI Installazione Impianti

CLAAI

Rappresentanti del mondo dell’Artigianato

Con CASARTIGIANI, che rappresento orgogliosamente da 37 anni, ho iniziato a “muovere i primi passi” per strada, frequentando gli imprenditori e i possibili aspiranti artigiani, con la presenza presso le botteghe artigiane o con semplici chiacchierate in strada per poter fornire informazioni a chi volesse intraprendere l’attività autonoma.

Tra la gente ed in mezzo la gente ci si affiata di più e soprattutto si dimostra la sensibilità, la disponibilità di non apparire uomini o dirigenti da scrivania, ma veri e propri rappresentanti del mondo dell’Artigianato.

Tra i Km che ho percorso, tra le strade di Termini, ho incontrato diversi ex operai FIAT che hanno vissuto e continuano a vivere il dramma della cassa integrazione, da ben 12 anni, che seppur in passato si sono improvvisati meccanici, elettricisti, imbianchini, edili, ecc., ora sono artigiani che hanno rinunciato al mantenimento della cassa integrazione ed hanno investito nel meraviglioso mondo dell’imprenditoria.

 

Giuseppe Profita

 

 

CASARTIGIANI in audizione sul milleproroghe 2024

Roma 15 gennaio 2024  Riapertura del termine di utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta spettanti alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per il primo e secondo trimestre 2023, possibilità di utilizzo ultrannuale della quota di credito d’imposta non fruita scaturente dalla concessione di sconti in fattura per spese sostenute negli anni 2021 e 2022, proroga del termine per l’entrata in vigore delle nuove regole per la soggettività Iva per gli enti associativi; sono alcune delle richieste di ulteriori modifiche di termini normativi che la Confederazione,  insieme alle consorelle dell’artigianato,   ha posto oggi all’attenzione delle Commissioni  I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) della Camera nell’ambito dell’iter parlamentare di conversione del DL 30 dicembre 2023, n. 215, c.d. “milleproroghe”.

Tra le altre questioni è stata altresì rimarcata l’opportunità di prorogare di un ulteriore anno – fino al 1° gennaio 2025 – l’applicazione delle sanzioni relative alla violazione dell’obbligo di comunicazione che grava sulle imprese che ricevono sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, erogati dalle pubbliche amministrazioni.

Un ulteriore anno di tempo (dal 31 dicembre 2025) è stato richiesto infine anche per l’introduzione dell’obbligo, a carico delle imprese, di stipulare una specifica polizza assicurativa a copertura dei rischi legati ai danni alle immobilizzazioni materiali direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali. al fine di ridurre gli oneri a carico delle imprese. A giudizio della Confederazione, gli attuali termini rischiano infatti di essere eccessivamente onerosi per le imprese, non consentendo al mercato di organizzarsi adeguatamente.

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

18 Marzo 24


18 Marzo 24


08 Marzo 24


Giacomo Basso,
L'impegno con gli artigiani

14 Giugno 23

30 Maggio 23

Il Welfare bilaterale artigiano
Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

Racconti artigiani
Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
Iniziative
Wikipedia
Organismi